Spuntato l'Hellas fioriscono Verdi e Nagy

Primo scontro diretto fallito per l'Hellas Verona presentatosi al Dall'Ara con tre punte ma che è riuscito a tirare per la prima e unica volta nello specchio della porta di Mirante solo all'88' con il giovane coreano Lee, subentrato al 67' a Romulo. Dopo un dribbling, da fuori area ha fatto scoccare il destro, il pallone è rimbalzato malignamente davanti a Mirante che è riuscito a deviarlo tuffandosi sulla sua destra. Ha vinto dunque meritatamente il Bologna, mostratosi più incisivo e intraprendente, con il suo trio pregiato in avanti formato da Verdi, Palacio e Destro (quest'ultimo anche oggi impalpabile), ben supportato da Dzemaili. Detto di un Verona spuntato, con un Cerci intraprendente ma un po' troppo egoista e Nicolas che alterna grandi interventi a situazioni imbarazzanti, come sul gol di Verdi che lo ha visto rimanere immobile sulla punizione, che probabilmente si attendeva indirizzata sul primo palo anziché sul secondo. La reazione gialloblù si è concretizzata al 33' con un affondo di Cerci sulla destra, doppio dribbling e sinistro con il pallone a finire sull'esterno della rete, quando magari un passaggio al centro verso un compagno libero avrebbe potuto sortire un esito migliore. E al 40' incursione di Romulo sulla destra, cross al centro per il falso nueve (!!!?) Fares, anticipato. Di suo i felsinei, dopo essersi resi pericolosi anche prima del gol con Destro anticipato da Nicolas (8') e con un sinistro di Dzemaili al quale si è opposto l'estremo gialloblù (14'), sono giunti vicini al raddoppio sul finale del tempo prima con un destro di Palacio su rinvio maldestro di Vukovic, con palla che colpiva il palo alla destra di Nicolas (42'), quindi due minuti dopo con una conclusione di Pulgar dai 25 metri che l'estremo difensore andava a togliere dall'incrocio.

Nella ripresa al 52' Romulo, libero in area sebbene piuttosto decentrato sulla destra, avrebbe la palla buona, ma spara alto. Passano tre minuti e il sinistro di Verdi finisce fuori a fil di palo, ma Nicolas era piazzato. Dopo le prime sostituzioni (Crisetig per Pulgar, Petkovic per Cerci e Lee per Romulo) e un mezzo pasticcio difensivo risolto da Nicolas con un'uscita in presa, al 69' Palacio colpisce di testa a centro area su cross di Verdi, ma la palla è di poco alta. L'ingresso di Lee dà indubbiamente una velocità all'attacco scaligero che prima non c'era. Al 78' una sua discesa velocissima sulla sinistra, lo vede passare al centro ma la palla è troppo arretrata per l'avanzato Fares. All'81' altra occasione per il Bologna: cross di Palacio dal fondo sulla sinistra, l'incerta difesa ribatte in qualche modo, il destro di Dzemaili da dentro l'area viene mandato sopra la sbarra dal portiere. Ultimi cambi con Matos a rilevare Fossati e Di Francesco al posto di Palacio. Detto dell'occasionissima di Lee, l'arbitro Abisso concede 4 minuti di recupero. Al 91' il sinistro da fuori di Fares finisce di poco a lato alla destra di Mirante. Dopo l'ammonizione di Lee, a un soffio dalla fine arriva il definitivo raddoppio con un sinistro di Nagy (che al 75' aveva rilevato Poli) dal cuore dell'area, su passaggio di Verdi. Palla a centrocampo e l'arbitro fischia la fine.

Migliore in campo Verdi, per l'Hellas Lee e Nicolas i migliori, i peggiori Valoti e Vukovic.

Il Bologna a quota 38 è praticamente al sicuro. Per l'Hellas la salvezza passa a tre punti e mercoledì al Bentegodi arriverà il Sassuolo per un altro scontro diretto da vincere assolutamente per continuare a sperare. Ma per vincere bisogna tirare nello specchio della porta, e il Verona è la squadra che lo fa di meno in tutta la Serie A.

(Nella foto il 20enne sudcoreano Lee Seung-woo il giorno della presentazione)