I giocolieri, quegli artisti di strada che divertono e insegnano a crescere
L’Associazione internazionale dei giocolieri (Ija) ha recentemente comunicato la decisione di cancellare il 73° Festival programmato per il 13-19 luglio a El Paso (Texas), a causa della pandemia da Covid-19. Nel dare l’appuntamento per il prossimo anno (12-18 luglio a Wichita, nel Kansas) sottolinea il dispiacere, ma anche la certezza di veder condivisa questa scelta da parte di una comunità (artisti, amatori, appassionati) che sempre sa portare gioia e rimanere attiva, indipendentemente dalle circostanze...
L’Associazione internazionale dei giocolieri (Ija) ha recentemente comunicato la decisione di cancellare il 73° Festival programmato per il 13-19 luglio a El Paso (Texas), a causa della pandemia da Covid-19. Nel dare l’appuntamento per il prossimo anno (12-18 luglio a Wichita, nel Kansas) sottolinea il dispiacere, ma anche la certezza di veder condivisa questa scelta da parte di una comunità (artisti, amatori, appassionati) che sempre sa portare gioia e rimanere attiva, indipendentemente dalle circostanze.
Lo stesso provvedimento è stato preso anche per la Convention di giocoleria europea – ideata da alcuni membri della Ija indispettiti dal dover recarsi ogni anno negli Usa – che annulla la 43ª edizione (Lipsia 2020) e dà appuntamento per l’estate 2021 ad Hanko (Finlandia). Rimane confermata la Giornata mondiale della giocoleria, proposta dalla stessa Ija e fissata per il terzo sabato di giugno (quest’anno il 20).
Gli eventi istituzionali subiranno ovviamente delle modifiche, ma per chiunque sarà possibile lanciarsi in sfide personali o in gruppo, magari nello spirito di san Giovanni Bosco il quale, dopo una fase giovanile di dissidio interiore, utilizzò spesso questa sua abilità per riunire e valorizzare tanti ragazzi.
Non è solo una cosa da “artisti che ci fa tanto divertire”, se è vero che alcuni studi recenti sottolineano come la giocoleria porti grandi risultati in ambiti differenti: aumenta le abilità motorie anche – con gli accorgimenti giusti – in persone con limiti evidenti; sviluppa le potenzialità mentali, dato che viene stimolata la velocità e la forza del cervello (che rimane costantemente in “fase di apprendimento”) e così diventa capace di elaborare informazioni in modo più veloce e profondo; accresce le capacità relazionali, andando in particolare ad agire sulla consapevolezza di sé (accettazione dei limiti e aumento dell’autostima) e sulla gestione dello stress (imparando ad ascoltare e amministrare il proprio corpo e le proprie emozioni).
In questo orizzonte si è mosso anche Craig Michael Quat, nato nel 1984 in New Jersey, che da ragazzino ha sperimentato come la giocoleria lo abbia aiutato a superare i problemi di autostima, concentrazione, apprendimento e socialità. Per questo ha dato vita ad alcune associazioni benefiche per ragazzi problematici o diversamente abili, proponendo nuovi metodi di insegnamento e nuovi attrezzi di giocoleria.
Dagli Stati Uniti – sempre alla ricerca di un difficile equilibrio sociale – arriva pure una battuta di tono decisamente vigoroso, pronunciata alcuni anni fa dal comico di origine sudafricana Trevor Noah: «La giocoleria è proprio una cosa da bianchi, se pensate al concetto in sé. Hai così tante cose e a un certo punto dici: “Non riesco più a tenere in mano queste cose! Mi sa che dovrò lanciarne qualcuna in aria!”. Probabilmente la giocoleria è iniziata così: “Wow, hai tre cose, ma hai solo due mani per tenerle. Vorresti condividere una di queste cose con me?”. “No no, risolvo io la situazione”».
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