Nella Messa la cultura di un popolo

Tv2000 con Tutte le messe del mondo sotto il cielo di Roma apre uno squarcio sui tanti gruppi linguistici, più di cinquanta, che ogni domenica celebrano la liturgia secondo la loro tradizione, la loro lingua, il loro rito in una delle tante chiese della capitale. La tv della Conferenza episcopale italiana non vuole ampliare l’offerta delle Messe teletrasmesse per dare un ulteriore servizio alle persone impossibilitate a recarsi in chiesa, ma intende piuttosto far conoscere e spiegare i modi con cui pregano tanti cattolici immigrati presenti sul nostro territorio. Roma con la sua vocazione cosmopolita è emblema di questa varietà di etnie e culture. La trasmissione di tipo documentarista non è la ripresa tout-court di una liturgia, ma un breve reportage, quasi una copertina, un’introduzione per avvicinare mondi tanto diversi dai nostri. Il primo sentimento è quello dello stupore di fronte a tanta bellezza di paramenti, melodie, chiese e riti al cui cospetto le Messe dei nostri paesi o quartieri sembrano alquanto disadorne. Ma addentrandoci nella spiegazione si comprende come sia complessa e profonda la simbologia di una liturgia, espressione di una cultura ben distante dalla nostra. Il programma, infatti, non si ferma al mero aspetto etnico, estetico o spettacolare, ma vorrebbe trasmettere o almeno lasciar intravedere anche un tipo particolare di spiritualità che caratterizza un popolo o una comunità. Dietro il fascino di una cerimonia ben curata o particolarmente animata si coglie anche l’anima di un gruppo. Stranamente, finora, nessuno aveva mai pensato di riprendere queste celebrazioni che non sono solo espressione di culto, ma rappresentano un’ottima occasione di scambio e integrazione con gli immigrati cattolici arrivati in Italia, diventando così una forma originale e sicuramente conforme alla linea editoriale di questa emittente religiosa. Accorgersi e avvicinare tradizioni così diverse rende certamente meglio la realtà di una compagine, come la Chiesa cattolica, davvero diffusa in tutto il mondo e di cui Roma costituisce il più completo dei microcosmi. In 30 minuti si alza appena un velo su una realtà tanto eterogenea, quasi premessa di nuove altre trasmissioni dedicate allo stesso tema. Un servizio non solo per i fedeli ma anche per chi vuole leggere la realtà religiosa ampliando i propri confini intellettuali.