Quando più della tecnica conta il... fondoschiena
La fortuna aiuta gli audaci. Talvolta, più semplicemente, la fortuna aiuta i fortunati...
La fortuna aiuta gli audaci. Talvolta, più semplicemente, la fortuna aiuta i fortunati.
Mentre qualche audace, alla faccia del proverbio, rimane con un pugno di mosche. Ci vuole sempre un po’ di sedere: lo cantavano – in modo ancora più diretto – i Concido nel 2005 a Sanremo. Loro evidentemente non ne hanno avuto abbastanza da essere di nuovo invitati al Festival.
Quella che provo a descrivere è un’azione di una partita a me sconosciuta, forse di un campionato arabo, tra due squadre con divise dai colori improponibili. Quantomeno quella d’attacco, con una maglietta simil-mimetica, pantaloncini azzurri e calzettoni gialli. Ancora meno credibile è il portiere dell’altra squadra, al quale scivola il pallone come in una partita tra scapoli e ammogliati. Ci pensa però un difensore ad allontanare – per quanto possibile – di testa in tuffo, e per la seconda volta in tre secondi il portiere va a farfalle, non prendendo il pallone. Per sua fortuna, il giocatore avversario cicca il cross, tirandogli il pallone addosso, peraltro a una velocità da moviola. Il portiere si lascia cadere a terra, ma la sfera, ancora una volta, gli scivola sotto il corpo, permettendo ad un attaccante – in mezzo ad una mischia che dura oramai da diversi secondi – di mettere il piede e appoggiare verso la porta.
Ve lo ricordate però il difensore che aveva colpito il pallone di testa? Era caduto male e, giusto sulla linea, si stava rotolando dal dolore.
Ignorato da tutti gli altri che, per l’appunto, erano concentrati sull’azione e sulle uscite insicure del portiere.
Bene: la palla calciata in porta viene involontariamente deviata da lui, con il sedere. E l’azione, di fatto, finisce lì.
Fosse accaduto in un campetto di periferia, il portiere avrebbe potuto raccontarla in modo diverso. Invece le immagini lo inchiodano lì, impacciato come un bimbo timido alla recita di fine anno, mentre cerca inutilmente di inseguire un pallone venendo semplicemente salvato dalla buona sorte. Ma, non solo nel calcio, un po’ di fondoschiena non guasta mai. A quel punto, se si sia davvero audaci oppure no, va bene lo stesso.
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