Saponetta Nicolas e l'Hellas scivola verso la B
Sconfitta casalinga per 0-1 nello scontro diretto contro il Sassuolo e salvezza che si allontana (ora a quattro punti) per l'Hellas Verona. Decisiva al 38' del primo tempo una mancata presa in uscita del portiere Nicolas che ha favorito la segnatura di Lamos. Contestazione dei tifosi durante la gara.
Nicolas David Andrade, 30 anni compiuti da pochi giorni, è un portiere double-face: bravissimo tra i pali quanto sciagurato nelle uscite e nei rinvii. Insomma, croce e delizia per i tifosi, pronti ad applaudirlo per alcuni suoi prodigiosi interventi (e anche oggi ce ne sono stati) e a mettersi le mani nei capelli (eufemismo) di fronte alle sue papere. Decidiva quella commessa contro il Sassuolo nello scontro diretto che l'Hellas avrebbe dovuto vincere a tutti i costi. È il 38' del primo tempo quando su un angolo battuto dagli emiliani, il pallone viene colpito di testa due volte dagli avanti neroverdi (stasera in divisa turchese, mentre l'Hellas era in bianco!) la palla arriva nel cuore dell'area di rigore, il portiere esce (chissà per quale motivo, visto che c'era Ferrari ben piazzato), anticipa il proprio difensore e anzichè bloccare in presa bassa, tocca il pallone di quel tanto che basta a fare in modo che se ne impossessi il difensore Lamos, salito in area avversaria per il calcio d'angolo, il quale di sinistro infila la porta sguarnita. 0-1 e partita di fatto chiusa.
E dire che se ne sono viste delle belle, soprattutto nel corso di un primo tempo davvero combattuto, con il Sassuolo a farsi preferire, non fosse altro per la classe di alcuni suoi giocatori quali Berardi, Politano e Peluso. Già al 2' Ferrari aveva salvato a un metro dalla porta un cross a centro area di Politano. Replica dell'Hellas al 6' con cross di Verde dalla sinistra, sulla palla si avventano contemporaneamente Cerci e Zuculini (chiamarla, no?), il tiro dell'argentino viene deviato da Consigli sopra la sbarra. Sarà questo l'unico tiro nello specchio del Verona nel primo tempo. Il Sassuolo, privo di Babacar lasciato inizialmente in panchina, prova a pungere al 19' con Duncan il cui sinistro viene respinto in angolo da Nicolas. Al 24' il portiere si propone nella versione fenomeno: punizione di Berardi dai 30 metri a seguito della quale prima devia come un portiere di pallamano un sinistro di Politano da distanza ravvicinata, quindi sul prosieguo dell'azione, è bravissimo a deviare con un balzo a mezza altezza alla sua sinistra, un tiro scoccato da Berardi. Al 31' Verde attende l'inserimento in area di Valoti, la cui conclusione da sinistra all'altezza del lato corto dell'area piccola viene bloccata in due tempi da Consigli.
Nella ripresa al 50' è ancora bravo l'estremo difensore gialloblù a deviare in due tempi un sinistro in diagonale ravvicinato di Politano. La partita si abbassa di tono. Inizia il valzer delle sostituzioni: al 54' Matos per Zuculini; al 65' Lee per l'esausto Verde (migliore in campo per l'Hellas: tutte le azioni d'attacco passano dai suoi piedi ed è stato bravo anche in difesa); al 70' Petkovic per Cerci oggi piuttosto incolore. Nel Sassuolo Ragusa per Berardi al 72'; Babacar per Politano all'85' e Dell'Orco per Rogerio all'88'. C'è ancora spazio per un tentativo di Fares (il peggiore dei suoi, sebbene giochi nel ruolo di falso nueve che non è esattamente il suo ma che nemmeno gli si addice) che all'87' dal vertice sinistro dell'area piccola spara sull'esterno della rete, beccandosi una bordata di fischi. Poco prima era stato Ferrari di testa a mandare alto su azione di calcio d'angolo.
Un Verona inguaiato più che mai, a quattro punti dalla Spal (quartultima) e con una gara in meno da giocare. Che non ha una prima punta da schierare, che ha fatto esordire il 19enne centrocampista centrale Andrea Danzi (sufficienza piena la sua) e che anche oggi ha scoccato solo due tiri nello specchio della porta avversaria. Lunedì 23 nel posticipo affronterà in trasferta il Genoa. Rientrerà Caracciolo dalla squalifica ma mancherà Ferrari che era in diffida ed è stato ammonito. Insomma, piove sul bagnato e non si vedono segnali di reazione. Ed è ormai tardi, visto che mancano ancora solo cinque partite da disputare prima della fine del campionato.
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