Largo ai giovani ma solo per pochi secondi
Dobbiamo pensare ai giovani. La nostra priorità è dare spazio alle giovani generazioni, consentendo loro di essere i protagonisti dell’Italia di domani. I giovani sono il futuro, anzi il presente...
Dobbiamo pensare ai giovani. La nostra priorità è dare spazio alle giovani generazioni, consentendo loro di essere i protagonisti dell’Italia di domani. I giovani sono il futuro, anzi il presente. I giovani hanno la capacità di leggere il nostro tempo. Bisogna fidarsi dei nostri giovani: sono in grado più di noi di guidare il Paese. Giovani qui, giovani qua eccetera eccetera. Poi la realtà è diversa. Me ne sono accorto… da giovane, per l’appunto. Le persone che stimo di più sono quelle che, per qualche strano motivo, hanno visto in me qualcosa di buono quando ero un pischello (tra queste, perdonate la sviolinata, anche don Alberto Margoni e gli amici di Verona Fedele). L’andazzo non è cambiato: si creano incarichi che non servono pressoché a niente, li si imbellisce con un nome più o meno ad effetto, e lì si mettono i giovani. Se dicono quello che ci aspettiamo, ci sta bene. Come se la loro creatività si potesse ingabbiare nei nostri schemi. Per questo, il mio eroe di questa settimana è Lauri Suup, che a 16 anni fa il suo esordio nella serie A estone, con la maglia del Nomme Kalju. Entra in campo e non combina niente. Ha però una giustificazione, per quanto assurda: a 13 secondi dal fischio d’inizio, viene sostituito. Sono proprio i suoi compagni di squadra a cacciare il pallone fuori dal campo, in modo che al più presto possa essere effettuato il cambio. Non pensate a una storta alla caviglia al primo tocco di palla: era tutto preparato. Il regolamento prevede la presenza dal primo minuto di due calciatori provenienti dal settore giovanile e alcuni di questi erano in isolamento per via della normativa sul Covid. Largo ai giovani lo stesso, per non infrangere le norme. Poi, appena possibile, il 16enne deve far spazio al più esperto Khomutov (che peraltro aveva effettuato il riscaldamento con l’11 titolare). Alla fine la strategia non ha pagato (il Levadia ha perso 2-1), per quanto possa avere un fondo di ragionevolezza. Non possiamo sostituirci all’allenatore: Lauri probabilmente non è ancora pronto per l’esordio nella massima divisione e dovrà ancora faticare prima di ritagliarsi il suo spazio. Ma dopo quella sostituzione lampo resta un po’ il simbolo di tanti giovani ai quali viene dato spazio giusto per le foto di rito, per fare due fotocopie o per portare il caffè al capo. Protagonisti per 13 miseri secondi. A volte anche meno.
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