L’appello di Mattarella
«La democrazia è fatica di ogni giorno»: questo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso tenuto a Verona lo scorso 5 settembre...
«La democrazia è fatica di ogni giorno»: questo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso tenuto a Verona lo scorso 5 settembre. L’uditorio era composto dai presidenti delle Camere Basse dei Parlamenti del G7 (più quelle di Ucraina, Europa e Tanzania, presidente di turno dell’Unione interparlamentare) per il XXII Speakers Meeting. Sotto la guida italiana – ancor di più, veronese – di Lorenzo Fontana, si sono ritrovati per approfondire lo spirito diplomatico della politica e per avere «un’occasione di dialogo fra le democrazie, che assume, in questa fase storica, un valore determinante per il futuro delle nostre società».
Cosa si aspetta Mattarella dai parlamentari? Essi hanno «un compito ineludibile di lealtà verso i propri concittadini» – citando il presidente del Parlamento europeo David Sassoli (1956-2022) – ovvero ogni giorno devono costruire con coraggio e senza paura la democrazia, che ha come elementi fondamentali da promuovere e tutelare la libertà, la stabilità, la prosperità e la pace. La via per raggiungere questo obiettivo è la cooperazione tra gli Stati, attraverso occasioni «di dialogo e di reciproca comprensione», nel contesto attuale in cui «un ordine internazionale fondato sul diritto, sul dialogo, sulla pace, per valori condivisi», costruito nel tempo, è violato in numerose occasioni, a partire dall’aggressione russa all’Ucraina. Proprio per questo «i nostri Parlamenti, insieme, possono e devono immaginare strumenti e modalità di cooperazione che consentano, ascoltando le istanze dei nostri cittadini, di tutelare le libertà dei nostri popoli, di ricostruire quell’ordine che è stato barbaramente infranto»; nella certezza che «nessun Paese può pensare di risolvere da solo le questioni globali connesse alla crescita economica, alle sfide delle migrazioni o a quelle sempre più complesse dell’intelligenza artificiale e della sicurezza cibernetica».
Tutto questo non può essere, però, portato avanti unicamente dai parlamentari, ma – lo ricorda Mattarella e lo evidenzia la cronaca quotidiana – la differenza la fa ogni singolo cittadino: tutti siamo chiamati a essere protagonisti della politica, con lo “sforzo” di comprendere il lavoro di chi ci rappresenta, offrendo opinioni e condivisioni, garantendo legittimazione in un contesto complesso.
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