Ho deciso: non guarderò il programma che Bianca Berlinguer farà su Rete Quattro. Non guardavo quelli che faceva su Rai Tre, sarò coerente. Non guarderò Fabio Fazio: faceva un programma in concomitanza con le partite di calcio, le ho sempre preferite. E non guarderò, sempre per coerenza, qualsiasi altro programma facesse Barbara D'Urso: non l'ho mai guardata un solo minuto prima, non vorrei interrompere quest'emozione. L'unica certezza è che non mi perderò niente.
Sì, lo so che al mondo succedono cose estremamente importanti di cui parlare, come le rivolte in Francia, i colpi di Stato di qua e di là, le vaccate dette da Vittorio Sgarbi. Ma rimane comunque lo spazio e la voglia di segnalare che alla sagra di Veronella, nell'Est veronese, si terrà la manifestazione "Veronéla in gradéla", gara di barbeque.
Quello giovanile è ormai un must, un classico, un leit motiv. Disagio per cosa? Per la pandemia? Il post pandemia? Per la loro "condizione"? Ma di quali giovani stiamo parlando? Quelli delle banlieu parigine (e non solo) o quelli che si stanno arrovellando su quale facoltà universitaria scegliere, magari all'estero, magari privata? A me a volte i giovani sembrano più intorpiditi, che disagiati. Ma un giorno vogliamo parlare del disagio dei loro genitori, quelli sì da fenomenologia sociologica?
Pare che molti vip (very important person) si sposino o facciano belle feste in certi locali del lago di Garda che, d'altronde, se non sei un vip con portafoglio ben fornito, difficilmente te li puoi permettere...
In trepidante attesa che esca il primo numero del quotidiano L'Arena fresca di re-styling, una fiammante spider come da sua pubblicità. Anche se sommessamente facciamo presente che identificare il giornale che smette di esistere il 30 giugno come un catorcio (come da foto pubblicitaria) non appare il massimo della vita
Sulla polemica relativa all'esistenza di croci sulle nostre montagne, non aggiungeremo una parola: è risaputo che la vista della croce, alla fine di una passeggiata o di una scalata, provoca a tutti attacchi epilettici gravi. A ciò, però, vorremmo aggiungere una nostra proposta. Abbattere i campanili. Inquinano lo spazio visivo, ostacolano la migrazione degli aironi cinerini, testimoniamo un passato religioso da cancellare. Le chiese no, portano turismo.
Allora: il capo dei mercenari dice che la guerra in Ucraina è tutta una bufala, che a Mosca il più pulito ci ha la rogna e che le sue truppe marceranno sulla capitale. Putin trasecola, poi gli scaglia il suo anatema e infine risolve la situazione chiamando un mediatore: Stiven Valdegamberov
A leggere le recensioni di chi se ne intende sulla prima dell'Aida in Arena... Mamma mia! Ci siamo fatti del male?
Il nostro campionato di calcio è diventato esattamente come quello portoghese: di medio livello, fa crescere campioncini che poi arrivano i club grossi e ben forniti, e li comprano a cifre alle quali nessuno qui può dire di no. Siamo il vivaio, insomma
Tom Cruise è andato a Roma a presentare il suo ultimo Mission impossible che è ambientato nella capitale. Ha raccontato alla premier Giorgia Meloni, in un colloquio riservato, che l'idea originale del film era audacissima: tappare tutte le buche che ci sono lungo le strade romane. Poi hanno ritenuto che l'impresa fosse veramente impossibile, e hanno optato per salvare il mondo dalla catastrofe nucleare.