Il lago che non ti aspetti tra le dolci colline di Cazzano
Il periodo estivo può essere la stagione ideale per una gita fuori porta col nostro cane, alla scoperta di piacevoli borghi in collina, poco frequentati ma ricchi di bellezze naturali. Uno di questi è il piccolo, affascinante Comune di Cazzano di Tramigna, nell’Est veronese, immerso in una natura rigogliosa e in una zona ancora poco urbanizzata...
Il periodo estivo può essere la stagione ideale per una gita fuori porta col nostro cane, alla scoperta di piacevoli borghi in collina, poco frequentati ma ricchi di bellezze naturali. Uno di questi è il piccolo, affascinante Comune di Cazzano di Tramigna, nell’Est veronese, immerso in una natura rigogliosa e in una zona ancora poco urbanizzata.
Il tragitto in auto è piacevole: man mano che si procede si vedranno aumentare vigneti, frutteti ed estesi tratti di bosco. Giunti alle porte di Cazzano da via don Minzoni, si può fare una deviazione, risalendo i sentieri verso località Brian. Chi ha voglia potrà camminare sulle stradine sterrate: il traffico è quasi inesistente e il nostro cane potrà passeggiare liberamente. In alternativa, si parcheggia lungo la strada, seguendo le indicazioni per San Pietro.
La piccola chiesa è un vero gioiello: risale al XII o XIII secolo e fu fatta costruire da una confraternita, la “Venerabile Schola di San Pietro di Cazzano”. Gli affreschi presenti sulle pareti esterne e interne raffigurano Cristo, la Madonna e numerosi martiri.
La confraternita si prese cura della chiesa fino all’inizio dell’800; dopo periodi alterni di abbandono, San Pietro fu restaurata e oggi è un “luogo del cuore” del Fai, il Fondo ambiente italiano.
Dopo questa passeggiata torniamo su via don Minzoni, che conduce a piazza Matteotti. Qui si concentrano tutte le attività commerciali; da una parte si trova il municipio, dall’altra la chiesa parrocchiale di San Giorgio martire. Ma la vera attrazione è il lago della mora, o la fontana, come viene chiamata dagli abitanti. Il lago è dedicato al prodotto che ha reso il paese famoso in tutta Europa: la “mora” di Cazzano, una della varietà di ciliegia più pregiate e gustose. Questa cultivar, originaria della zona, è apprezzata per la croccantezza e anche per la sua durevolezza, che la rendono adatta ai trasporti verso l’estero. Il periodo più suggestivo per una visita da queste parti è di sicuro quello che coincide con la fioritura degli alberi di ciliegio, in primavera; ogni anno, all’inizio di giugno, qui si svolge la mostra provinciale delle ciliegie. Durante la festa, che si conclude con lo spettacolo pirotecnico sulla fontana, il paese si anima di bancarelle, stand gastronomici e concerti.
Ma torniamo alla fontana e alla sua storia. Ad alimentarla sono le acque della risorgiva provenienti dal Monte Bastia a est, dal gruppo del Carega a nord della valle, ma anche dalla vicina val d’Illasi a ovest. La fontana è la sorgente del fiume Tramigna, affluente dell’Alpone. Nel 2008 è stata collocata all’interno dello specchio d’acqua una statua raffigurante san Giovanni Nepomuceno, santo boemo morto annegato nella Moldava, a Praga, per non aver voluto violare il segreto confessionale; per questo è patrono di tutti i confessori e delle persone in pericolo d’annegamento.
Il muretto della fontana è interrotto da un’apertura: qui, attraverso una scalinata in pietra, si può arrivare a pochi centimetri dall’acqua. Nel lago, ricco di piante e fiori, vivono numerosi cigni e anatre. I giardini della piazza, ristrutturati di recente, con le loro panchine, le zone in ombra e una bella fontana di acqua potabile, sono un luogo ideale per una sosta: al di là del lago della Mora si gode di un panorama bellissimo, con la collina dominata dal castello di Illasi.
Cazzano offre diverse possibilità di ristoro: bar, osterie, ristoranti in paese e sulla strada della Val Tramigna accettano senza problemi avventori con quattro zampe al seguito. Al ritorno si può ripercorrere la stessa strada, andando a scoprire altri sentieri suggestivi nei dintorni o, in alternativa, proseguire verso Soave costeggiando il Tramigna, che in passato era molto importante per l’attività dei mulini e frantoi della zona.