Avio, terra di confine dalle reminiscenze veronesi lungo l’Adige stretto tra le montagne

Terra di confine tra regni e imperi, regioni e province; ma anche luogo strategico e di collegamento continuo tra Europa del Nord, Italia e Mediterraneo. Siamo ad Avio, nella valle dell’Adige appena dopo il confine veronese. Per una passeggiata con il nostro cane scegliamo un bel percorso ad anello di circa 5 chilometri, adatto a tutti, che ci consente di scoprire luoghi affascinanti e ricchi di tesori architettonici e bellezze naturalistiche.

Lo abbiamo conosciuto insieme a Chiara Gafforini, mediatrice del Museo diocesano tridentino, e Alberto Stinghen, accompagnatore di media montagna. Questo, insieme ad altri itinerari, rientra tra le visite guidate nell’ambito dell’iniziativa “Arte sacra nella natura”, promossa dal Museo diocesano tridentino e dall’Apt di Rovereto e Vallagarina.

Si parcheggia presso la pieve dell’Immacolata di Avio, dalla storia complessa e ricca di opere d’arte di tutti i secoli, dal X al XVIII. Un tempo faceva parte della diocesi di Verona ed è ancora oggi preziosa testimonianza dei collegamenti intensi che da sempre hanno unito Avio alla nostra città. Basti pensare allo stemma stesso del Comune, che richiama quello veronese, con una croce d’oro in campo azzurro, ma anche ai cognomi ricorrenti tra i committenti e tra gli antichi abitanti di Avio, diffusi oggi in terra scaligera.

Ulteriore prova, questa, degli intensi contatti commerciali che intercorrevano tra queste due città; furono molti, infatti, gli abitanti di Avio che scelsero di trasferirsi nella vicina Verona, restando connessi ai loro luoghi di origine attraverso l’invio di denaro alle chiese e divenendo committenti di opere d’arte.

Una volta visitata la pieve, dove si trovava un antico altare ligneo raffigurante la Madonna con bambino e Santi, ora esposto al Museo diocesano tridentino, si procede verso il centro del paese e poi si imbocca la strada romana. Lungo il percorso si possono vedere le condotte della centrale idroelettrica, si osservano le stratificazioni geologiche del Baldo e la conformazione della valle, che si apre verso sud offrendo bellissimi scorci sulle vigne.

Siamo, qui, nella zona dell’Enantio, il vitigno autoctono del comune di Avio, da sempre presente per la sua generosità e resistenza, di cui si potranno ammirare alcuni vigneti molto antichi. Proprio al vino è dedicata la manifestazione “Uva e dintorni”, che si svolge ogni anno a fine estate alternativamente a Sabbionara e Avio e vede, tra i momenti più divertenti, il famoso Palio della botte.

Proseguendo sulla strada romana, ci fermiamo per un’altra sosta alla chiesetta di Sant’Antonio, ai piedi del castello di Avio. La sua storia è strettamente intrecciata a quella della famiglia Castelbarco, che ha costruito il castello e dominato la valle per diversi secoli. Al ritorno, ci si può fermare a visitare la Casa del vicario, antica sede amministrativa ora trasformata in museo e antiquarium, dove sono conservate preziose testimonianze del passato.

A quel punto si attraversa la piazza principale del paese, su cui si affaccia l’imponente chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, per poi raggiungere di nuovo il parcheggio passando per le belle vie medievali ricche di fontane e di eleganti palazzi.

Per scoprire questo e altri itinerari si può consultare il sito www.visitrovereto.it, dove si troveranno le date delle visite guidate e molte idee per passeggiate da fare in autonomia su sentieri ben segnalati che permettono di scoprire l’arte, la storia e l’enogastronomia di questa terra affascinante e così ancora intimamente legata a Verona.