A Settimo di Pescantina incantevole passeggiata tra acqua, campi e chiesette
È il modo migliore per scoprire la natura fluviale intorno al fiume Adige, in una zona tranquilla e perfetta anche per una passeggiata col nostro cane. Una breve escursione a Settimo di Pescantina non richiede preparazione o attrezzature particolari: bastano un paio di scarpe da ginnastica per camminare su sentieri sterrati...
È il modo migliore per scoprire la natura fluviale intorno al fiume Adige, in una zona tranquilla e perfetta anche per una passeggiata col nostro cane. Una breve escursione a Settimo di Pescantina non richiede preparazione o attrezzature particolari: bastano un paio di scarpe da ginnastica per camminare su sentieri sterrati.
Si parcheggia a Settimo di Pescantina, davanti alla parrocchiale di Sant’Antonio Abate. Da qui, immettendoci sulla strada e curvando leggermente a sinistra, ci troviamo davanti al ponte che attraversa l’Adige. Lo possiamo percorrere con prudenza, tenendo conto che si tratta di un passaggio molto stretto a senso alternato per le automobili. Ma vale la pena camminare portandoci sulla riva opposta, visto che da qui si gode una vista meravigliosa sul fiume e sulla chiesa di San Giovanni Battista al Corno Basso, dall’altro lato. Tornati di nuovo a Settimo, al termine del ponte ci dirigiamo subito a sinistra per raggiungere la strada che costeggia l’argine del fiume.
Giungiamo così a un bel punto panoramico sull’Adige e, superato un piccolo gruppetto di case e una bella locanda, ci incamminiamo lungo via Porto, così chiamata a ricordare la presenza di un porto quando il fiume era navigabile e rivestiva un’importanza strategica nel collegamento con il Trentino e l’Alto Adige. Noteremo in diversi punti lungo il nostro cammino i caratteristici cartelli marroni che indicano i percorsi per le biciclette: siamo in una zona molto amata da sportivi e cicloturisti, per la varietà del paesaggio e le strade mediamente poco trafficate.
Subito la strada diventa sterrata e ci troviamo davanti, a dominare il paesaggio, l’imponente resto dell’antico acquedotto. Un’ulteriore testimonianza della presenza umana in questa zona fin dall’antichità, come dimostrano anche i ritrovamenti che hanno portato alla ricostruzione dell’antica via Claudia Augusta, che oggi viene identificata con un’apposita cartellonistica anche nei punti di snodo dei diversi sentieri in questo e in altri Comuni limitrofi.
Dopo poche centinaia di metri troveremo, sulla sinistra, un sentiero che si inoltra nella vegetazione e costeggia il fiume. Siamo sulla cosiddetta “alzaia”, la strada che un tempo costituiva la via con cui i cavalli risalivano lungo l’Adige trainando le barche che transitavano sul fiume. Un percorso che conserva ancora le testimonianze di quell’epoca di dominazione veneziana, con cippi, ruderi di idrovore, fortezze e dogane.
Oggi questa strada ha un grande interesse naturalistico e la fitta vegetazione la rende attraente in tutte le stagioni, fresca grazie al riparo degli alberi e ben protetta dal vento. Proseguendo lungo la strada principale ci ritroveremo dopo circa mezzo chilometro di fronte a un attraversamento pedonale. Qui si potrà procedere, percorrendo un tratto in mezzo ai prati e ai frutteti (e andando in direzione Castelrotto) verso la Valpolicella collinare. La passeggiata è ideale nelle giornate autunnali e invernali soleggiate; per la vicinanza del fiume, nel tratto che si percorre sull’alzaia va evitata nei giorni piovosi o nei periodi di piene dell’Adige.
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