Attorno al Garda un anello di piste ciclabili, mentre nell’entroterra...
di ILARIA BAZERLA
Avanzano le realizzazioni nel Veronese: i fondi non mancano
di ILARIA BAZERLA
Il primo tratto della ciclopedonale del Garda è stato inaugurato nel 2018 e collega Capo Reamol a Limone sul Garda, al confine con il Trentino, costeggiando per 4 km la Statale 45bis, la famosa Gardesana occidentale. Larga 2,5 metri e illuminata anche di notte, può essere percorsa 24 ore su 24. Proprio perché è una pista ciclopedonale, ma anche perché alcuni suoi tratti sono praticamente a strapiombo sul lago, in alcuni punti bisogna rispettare il limite di velocità di 10 km/orari.
Quando sarà del tutto terminata, sarà collegata con la Ciclovia del Vento (la dorsale cicloturistica del Po) e la Ciclovia del Sole che parte da Capo Nord (l’estrema punta settentrionale dell’Europa) e arriva nel cuore del Mediterraneo, a Malta, dopo aver attraversato Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia. Quest’ultimo è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e sviluppato dall’Ecf (European Cyclists’ Federation). Attualmente sono in costruzione 14 percorsi ciclabili che uniscono tutta l’Europa. La rete Eurovelo, quando verrà completata, potrà vantare oltre 70mila km di itinerari ciclabili in 42 Paesi differenti. Nei prossimi anni offrirà una rete di lunga percorrenza su scala nazionale di più di mille chilometri.
Ma anche la Ciclovia del Garda è un progetto ambizioso, soprattutto perché si tratta di un dialogo fra tre differenti Regioni, per un percorso che in totale sarà lungo 140 chilometri, 69 dei quali nella sola provincia di Verona. Qui verranno attraversati i Comuni di Peschiera del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine, andando a riconnettersi poi con il tracciato della Ciclovia del Sole.
È di questi giorni la notizia che la Regione, Veneto Strade S.p.A. e i Comuni di Peschiera, Castelnuovo e Lazise sottoscriveranno un accordo finalizzato alla progettazione definitiva del tratto di ciclopedonale che attraversa queste località della sponda veronese. Oltre alla realizzazione di questo lotto di percorso ciclabile, attraverso l’accordo verrà concretizzata anche la costruzione del passaggio sopraelevato sul fiume Mincio, nel territorio di Peschiera, che garantirà una vista panoramica sulle mura veneziane riconosciute come Patrimonio Unesco. Il costo complessivo del primo lotto funzionale è stimato in circa 5,9 milioni di euro. I tre Comuni coinvolti in questo stralcio dei lavori si sono impegnati a destinare loro risorse per far proseguire i lavori, ognuno per il proprio tratto di competenza. La restante quota sarà erogata dalla Regione per un importo pari a circa cinque milioni di euro, già messi a disposizione da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. A Veneto Strade spettano invece la progettazione definitiva ed esecutiva per realizzare l’opera.
Insomma, la ciclabile a sfioro sul lago di Garda è un’opera progettata per diventare una delle meraviglie turistiche del futuro: provare a percorrere l’unico tratto già esistente (quello di Limone) per credere. «La ciclabile a strapiombo sul lago è un traino per il turismo – sottolinea Franceschino Risatti, sindaco di Limone sul Garda per 14 anni, fino al 2019, e vicesindaco e per quasi altrettanto tempo. – Quando fu realizzato il tratto che passa da Limone, c’era il forte desiderio di destagionalizzare i flussi turistici sul territorio: sul lago di Garda si potrà venire qualsiasi weekend dell’anno e non soltanto d’estate, perché questo percorso può essere fatto sempre, anche d’inverno».
Un desiderio, questo, che si auspica anche per la parte veronese del Benaco. «Questi ultimi anni sono un tempo buono – afferma Corrado Marastoni, presidente Fiab Verona Amici della bicicletta – che andrebbe usato per programmare ciò su cui varrà la pena di concentrarsi nell’immediato futuro, mettendo nero su bianco progetti orientati alla sostenibilità ambientale. Tali sono, ad esempio, quelli legati alla ciclabilità e al generale miglioramento della mobilità. Soprattutto perché per questa tipologia di progetti arriverà presto dall’Ue una notevole quantità di finanziamenti tramite il Recovery Fund, che prevede che il 70% dei fondi siano spesi per la conversione delle economie a un modello basato sulle energie rinnovabili».
Anche l’entroterra gardesano da qualche anno sta lavorando sulla sua proposta di “mobilità dolce”. Affi, Caprino, Cavaion, Costermano e Rivoli hanno fatto enormi passi avanti in questo senso e alcuni paesi sono già collegati tra loro da una ciclovia. Dal parco dell’ex stazione di Affi, per esempio, è possibile iniziare l’itinerario denominato “2x4 – Due ruote per 4 Comuni”. Qui inizia cioè una rete di percorsi ciclabili lunga circa 25 chilometri che collega tra loro Affi, Costermano, Caprino e Rivoli. E non dimentichiamo poi il progetto “BB&T, Bardolino Bike&Trekking”: 11 percorsi di valore naturalistico, storico e culturale che si snodano sul territorio bardolinese pubblicizzati e spiegati attraverso una guida – sia cartacea che on line – in tre lingue (italiano, tedesco e inglese) nella quale sono presenti anche Qr code che, una volta scannerizzati con il proprio smartphone, consentono di rivedere la mappa on line, il tutto in maniera completamente gratuita.
I percorsi hanno diversi livelli di difficoltà e sono stati scelti e creati da Maurizio Marogna, formatore presso la scuola italiana di e-bike e nordic walking e giornalista esperto del territorio. «Sono sempre più numerose le persone che ricercano una vacanza all’aria aperta, magari facendo sport – spiega Marogna –; sport che però non necessariamente avrà un ritmo agonistico. Abbiamo ritenuto corretto scegliere percorsi che potessero essere fruiti da un pubblico eterogeneo e abbiamo messo a disposizione gli strumenti per poter svolgere queste attività, con percorsi sicuri, che permettano la visione di un territorio meraviglioso come questo».
«Bardolino è un luogo fatto di scorci stupendi – gli fa eco il sindaco Lauro Sabaini – che attrae non solo per le sue spiagge e i suoi prodotti, ma anche per le numerose esperienze sportive che si possono vivere sulle colline che incorniciano il paese. La guida BB&T condurrà il visitatore alla scoperta della storia e della tradizione di questo luogo, senza dimenticarne il presente». Un momento d’oro per le due ruote a energia cinetica: è proprio ora di mettersi in sella.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento