Un libro illustra la storia della chiesa e del monastero delle agostiniane
di VERONICA NICOLIS
Presentato il volume dedicato agli edifici di Avesa
di VERONICA NICOLIS
È con gioia che don Andrea Manara, parroco delle comunità di Avesa e Montecchio, presenta il libro Un sacro sito e il suo tempo. La chiesa e il monastero di San Martino Vescovo ad Avesa, un testo dedicato alla storia della chiesa parrocchiale che dal 1523 accoglie i fedeli del paese. L’opera, edita da Gbe, nasce da un’iniziativa promossa dal parroco e dall’ingegnere Attilio Castellani che, al termine di un operoso trentennio contrassegnato da lavori di restauro e consolidamento dell’architettura religiosa, hanno espresso il desiderio di mettere nero su bianco la storia della chiesa cinquecentesca.
A curare la ricerca è stata Gianna Gaudini, architetto d’esperienza ed ex dirigente della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, che attraverso un attento lavoro di ricerca, supportato da referenze fotografiche, comparative e d’archivio, ha ripercorso la storia architettonica e stilistica del complesso rinascimentale. Tra le 220 pagine che compongono il libro, infatti, disegni, documenti, schede tecniche, mappe, cartine catastali e stralci di antichi manoscritti si alternano a ricerche storiche, artistiche e architettoniche condotte dall’autrice, da Castellani e da Sergio Perina. In particolare, Gaudini ha tracciato l’evoluzione storica e architettonica che, dall’VIII secolo sino agli anni Novanta del Novecento, ha coinvolto la chiesa e l’originario monastero agostiniano, dedicando particolare attenzione al progetto d’ampliamento firmato nel 1979 da Luigi Trezza e alle influenze stilistiche, strutturali e ornamentali che prendono spunto dalla maniera di Michele Sanmicheli e dallo stile neoclassico di Alessandro Pompei. In questa direzione, inoltre, l’autrice ha proposto osservazioni sul Trezza e su Giuseppe Barbieri, progettista del campanile ottocentesco, mettendo a confronto l’architettura della struttura ecclesiastica con la cultura nazionale e internazionale del tempo.
Singolari e interessanti, poi, sono le note proposte da Sergio Perina, appassionato cultore della storicità del complesso di San Martino, che attraverso il racconto di un fatto storico ed elenchi dettagliati di priore, abbadesse, sacerdoti e parroci ha tracciato momenti e presenze che si sono susseguiti dal XII secolo ad oggi. Su rinvenimenti stratigrafici, interventi di recupero, risanamento e restauro conservativo, invece, ha fatto lume l’ingegnere Castellani che da circa un trentennio si occupa, assieme ad altre professionalità, dei lavori di ristrutturazione e ripristino dell’edificio religioso e del suo campanile. Il ricavato delle vendite del libro verrà impiegato per la realizzazione di opere parrocchiali.
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