Il grazie a don Claudio Vallicella dopo nove anni di ministero
di FRANCESCA SAGLIMBENI
Il saluto della comunità di Borgo Venezia; ora entrerà in servizio a Bussolengo
di FRANCESCA SAGLIMBENI
«Oggi, siamo qui a ringraziare il Signore per i tuoi nove anni in questa parrocchia, perché ci hai fatto scoprire la bellezza del condividere, anziché del dividere; dell’includere, anziché dell’escludere. Accogliendoci sempre sull’uscio della porta, con un buongiorno carico di dolcezza e di simpatia». Questo il primo segno di gratitudine, espresso dalla comunità di San Giuseppe fuori le Mura, a don Claudio Vallicella, nel giorno del suo congedo ufficiale dalla parrocchia di borgo Venezia. Dove era approdato nel 2013, dopo essere stato vicario parrocchiale a Vangadizza, a San Marco Evangelista e a Borgonovo, quindi parroco nell’unità pastorale della Val d’Adige (1997-2005) e poi missionario fidei donum in Brasile (2005-13).
Il ministero di Vallicella a San Giuseppe fuori le Mura, dicono i fedeli impegnati nelle varie pastorali, è stato caratterizzato «proprio da quei particolari che fanno la differenza». «Ci hai insegnato», proseguiva infatti la lettera di saluto letta da uno dei componenti della parrocchia, «ad essere anche noi accoglienti, con chiunque incontrassimo lungo la strada». E la riconoscenza è stata reciproca: «Quante volte ho chiamato qualcuno di voi all’ultimo minuto, perché c’era bisogno di qualcosa, e mi ha riposto: “Vengo subito”!», ha ricordato don Claudio – visibilmente emozionato – richiamando il Vangelo del giorno sull’essere “servi inutili” (Lc 17,10).
Il 62enne sacerdote originario di Zevio – che presterà servizio a Bussolengo – ha esortato l’assemblea ad essere custodi gli uni degli altri. Ha ringraziato proprio tutti, don Vallicella, prete dal 1985. Alcuni li ha chiamati per nome, da chi gli ha preparato il caffè ogni mattina (da cui il dono di un kit, con tutto l’occorrente per farsi preparare l’apprezzata miscela anche nella nuova parrocchia), a chi ha provveduto alle pulizie, ai giovani che anche domenica scorsa hanno animato la Messa; e ancora, il collaboratore don Francesco Zorzi e i concelebranti don Alberto Carcereri e don Samuele Lollato, nonché il seminarista Francesco Pachera. Lasciando ancora una volta la testimonianza di una Chiesa, ovvero di una comunità, vocata a camminare sempre assieme e a non lasciare mai indietro nessuno.
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