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Santuari, oasi di spiritualità

Dal 28 giugno ogni settimana su Verona Fedele una pagina dedicata ai nostri santuari: iniziamo con la Madonna della Corona

Parole chiave: Santuari (14), Madonna della Corona (10)
Santuari, oasi di spiritualità

Mentre con la nuova fase post Covid-19 lentamente riprendono sul territorio veronese le attività legate al turismo, anche i luoghi di preghiera e spiritualità disseminati nella diocesi riprendono nuova vita. Sono i santuari, dove con l’approssimarsi della stagione estiva, è possibile coniugare l’immersione in luoghi suggestivi dal punto di vista naturalistico con l’esperienza della fede e della spiritualità.
Tanti fedeli, ma anche semplici visitatori, alla ricerca di aria pulita, di un po’ di tranquillità e di una ricarica interiore in questi luoghi cercano di ricucire le ferite lasciate aperte dalla crisi dell’epidemia e dalle sue conseguenze che hanno cambiato letteralmente la vita di tantissime persone. Iniziamo un viaggio nei principali santuari dislocati nella diocesi di san Zeno per scoprire la storia, gli eventi miracolosi e le caratteristiche che fanno di essi qualcosa di molto di più di una semplice meta domenicale per cercare un diversivo alla vita monotona di ogni giorno.
Scopriremo che anche in tempi di lockdown queste oasi hanno continuato, seppur in forma ridotta, ad offrire il proprio servizio anche attraverso l’uso dei social o semplicemente rispondendo alle richieste telefoniche di un aiuto spirituale e di una preghiera per le proprie intenzioni. Adesso le restrizioni più vincolanti sono terminate e i fedeli sono tornati a far visita a questi luoghi del cuore e dell’anima, eppure si nota che molto è cambiato nel volto e nell’atteggiamento di chi arriva magari a piedi, talora da molto lontano.
Qui si cercano quelle risposte di senso alle innumerevoli domande che sono sorte durante il tempo dell’isolamento e della solitudine. Sono luoghi di pietà, di riconciliazione che si possono gustare a pieno sia nella solitudine dell’esperienza interiore, sia nella forma del pellegrinaggio comunitario oltreché, naturalmente, nella dimensione familiare. Le domeniche di sole e le giornate più lunghe offrono la possibilità anche di un tempo più prolungato per l’immancabile appuntamento con la devozione di una candela accesa, di una preghiera speciale e di una supplica per le tante piccole e grandi necessità personali e del mondo intero e per un momento di condivisione con tanti altri fedeli con i quali ci si ritrova fianco a fianco percorrendo un tratto di sentiero o mentre si prega e si canta dentro la chiesa.
 

Il nostro viaggio inizia con la gemma della Valdadige, ovvero il santuario della Madonna della Corona. È certamente il più caratteristico, a partire dalla sua collocazione: si trova a Spiazzi in una posizione che lo rende tra i più suggestivi dell’alta Italia. Sorge aggrappato sulla roccia dei monti che lo circondano, a 774 metri sul mare, a strapiombo sulla valle dell’Adige. 

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