Si apre l’Anno giubilare del santuario Madonna della Corona
di STEFANO ORIGANO
Da 500 anni è meta di pellegrinaggi il luogo mariano sospeso tra cielo e terra
di STEFANO ORIGANO
Una antica tradizione popolare narra che quando nel 1522 la Beata Vergine volle mettere in salvo la sua immagine che si trovava nell’isola di Rodi dall’invasione dell’armata mussulmana di Solimano II, scelse proprio questo luogo, quasi inaccessibile sul Monte Baldo. Evidentemente lì, secondo la convinzione popolare, non sarebbe potuto arrivare nessun esercito ostile a turbare la sua pace. E quando gli abitanti del luogo, accortisi della miracolosa traslazione angelica, decisero di trasportare la scultura nella chiesa del loro villaggio per una più adeguata venerazione, per ben due volte essa scomparve per riapparire nel medesimo luogo dove oggi c’è un’edicoletta al centro di un giardino nel complesso dove sorge il santuario, uno dei più suggestivi d’Italia.
I documenti storici del Medioevo attestano invece che già intorno all’anno Mille nell’area del Baldo vivevano degli eremiti legati all’abbazia di San Zeno in Verona e che almeno dalla seconda metà del 1200 esistevano un monastero e una cappella dedicata a S. Maria di Montebaldo, accessibili attraverso uno stretto e pericoloso sentiero nella roccia. La stessa scultura alta 70 centimetri, larga 56 e profonda 25, in pietra locale dipinta, poggia su un piedistallo recante la scritta “HOC OPUS FECIT FIERI LODOVICUS D CASTROBARCO D 1432”, tradizionalmente considerata come prova che la statua venne fatta realizzare e donata nel 1432 da Lodovico Castelbarco, proveniente da una nobile famiglia roveretana.
Nel corso dei secoli questo luogo è diventato la meta di numerosissimi pellegrini provenienti da tutta la provincia e via via anche dalle regioni confinanti. Oggigiorno, nonostante i limiti imposti dalle norme anti-Covid è uno dei santuari più frequentati e stupisce l’impegno e la costanza di tanti devoti che raggiungono puntualmente ogni anno questo luogo dopo anche più giornate di cammino attraversando le vallate della Lessinia attratti dalla bellezza naturale del luogo e dall’affetto per la Madonna (alcuni, per esempio, arrivano dal santuario di Chiampo in provincia di Vicenza e altri perfino dal Trentino).
Da quella data simbolica in cui tutto avrebbe avuto origine, sono passati 500 anni e la Diocesi veronese ha scelto di continuare il grande impegno che ha visto celebrare i centenari del santuario con grande impegno – ricordiamo, per esempio, l’ingente lavoro fatto nel 1922 quando fu realizzata la galleria che permette di arrivare agevolmente al santuario – proponendo un Anno giubilare ricco di eventi spirituali, catechistici e culturali.
Le celebrazioni inaugurali dell’Anno giubilare inizieranno con un’anteprima in occasione della memoria della Beata Vergine Maria Addolorata il 15 settembre con una Messa solenne alle ore 18 durante la quale sarà recitata una speciale preghiera di affidamento a Maria dell’Anno giubilare, preceduta dall’apertura della Via Matris dolorosae, un percorso che parte dal Ponte del Tiglio dove confluiscono i due antichi sentieri provenienti da Spiazzi e Brentino (cosiddetto perché, sempre secondo la leggenda, un tiglio sarebbe cresciuto in una sola notte per favorire il passaggio dei pellegrini in quel punto molto pericoloso) e si snoda con sette tappe in corrispondenza dei capitelli che ricordano i 7 dolori di Maria.
In questa circostanza sarà presentato il programma dell’Anno giubilare, il nuovo Cammino giubilare in basilica con la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria concessa dalla Santa Sede. Venerdì 17 settembre il programma prevede un evento che rievoca l’arrivo miracoloso della statua dell’Addolorata animato dal coro degli alpini La Preara e da King Rock Climbing, che calerà dall’alto una fiaccola accesa attraverso una discesa a corda doppia sul piazzale del santuario. Seguirà una processione con le fiaccole al santuario con partenza dal piazzale Giovanni Paolo II e una veglia di preghiera aperta a tutti fino alle ore 23.
Sabato 18 settembre avrà come evento clou il concerto evento Mater Dei con l’esecuzione di musiche sacre di Ennio Morricone, giochi di luce e video in 3D.
Domenica 19 settembre vivrà l’apertura della Porta santa dell’Anno giubilare e del Cammino giubilare in basilica con due Messe celebrate dal Vescovo (ore 10.30 e 15). Per garantire l’ordine e l’osservanza delle norme di sicurezza alcuni eventi sono a numero chiuso; è possibile trovare tutte le informazioni sul sito del santuario: www.madonnadellacorona.it.
Un anniversario così importante avrà anche uno spazio riservato agli amanti della filatelia e dei ricordi: durante la giornata di domenica sarà attivo uno speciale ufficio postale temporaneo che permetterà di timbrare o spedire cartoline con un annullo postale dedicato ai 500 anni del santuario.
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