Chiesa
stampa

Nuovi presbiteri: don Luca Veronese

Da ragazzo annunciò il Vangelo a due amici non credenti. "Ringrazio Dio per tutto ciò che mi ha dato"

Nuovi presbiteri: don Luca Veronese

«Sei pronto per diventare prete?». Domanda molto frequente negli ultimi tempi, alla quale posso rispondere dicendo che sono pronto non per capacità personali, ma sono pronto a fidarmi di Lui e a ricevere un dono che è più grande di me. Posso essere pronto solo nella misura in cui lascio fare a Dio ciò che solo Lui può operare attraverso di me.
Sono don Luca Veronese, ho 26 anni, sono originario della parrocchia di San Giovanni Evangelista a Santa Lucia e attualmente svolgo il mio servizio diaconale nella parrocchia di S. Maria Immacolata in Borgo Milano. Il mio percorso vocazionale è cominciato a partire dal 2008, quando ho iniziato a frequentare il Seminario minore, non subito come seminarista, ma solamente come studente di prima superiore della scuola del Seminario, l’Istituto Gian Matteo Giberti. L’anno successivo, invece, sono entrato in Seminario facendo vita comunitaria per l’intera settimana. Ciò che mi spingeva a iniziare la vita seminaristica era certamente il fascino di condividere insieme ad altri adolescenti della mia età un percorso di fede, ma soprattutto il desiderio che avevo maturato durante la scuola media di diventare prete per annunciare a tutti la gioia del Vangelo e per trasmetterla anche ai più lontani dalla fede. Ricordo ancora con piacere e stupore quella volta che a 11 anni, alla fine di una partitella a calcio con alcuni amici nel parco, presi la Bibbia da casa mia e a due di loro non credenti, lessi il brano della chiamata di Gesù ai primi quattro discepoli e ne rimasero colpiti. Entrato quindi in Seminario minore nel 2009, ho proseguito fino alla quinta superiore scegliendo poi di continuare in Seminario maggiore fino ad arrivare ad oggi, prossimo all’ordinazione presbiterale. Sono stati anni belli, impegnativi, non privi di prove, dove ho scoperto che chi dona la propria vita a Cristo non si priva di se stesso, ma diventa pienamente se stesso. Tanti mi chiedono: «Cosa ritieni sia stato fondamentale nel tuo cammino di ricerca?». Sicuramente l’ambito famigliare in cui sono cresciuto, mi ha insegnato a pregare e a lasciare agire lo Spirito Santo nelle scelte importanti della vita. Il fatto di pregare, fin da bambino, assieme ai miei genitori e ai miei fratelli mi ha fatto comprendere il valore insostituibile della relazione intima con Dio. È stato poi essenziale nel mio cammino fare silenzio, per riuscire ad ascoltare la voce soave di Dio attraverso la Sua Parola e intuire il Suo progetto d’amore su di me. Non da ultimo è stato importante avere al mio fianco una guida spirituale che mi accompagnasse e mi incoraggiasse nei momenti bui della vita.
Ringrazio Dio per tutto ciò che mi ha dato, per le persone che mi ha fatto incontrare nelle varie parrocchie in questi anni e per il grande dono del presbiterato.
Don Luca Veronese
La famiglia è stata il suo primo seminario
Don Luca è sicuramente pronto a diventare prete! Il terreno della sua vita è molto buono così come il suo carattere gioviale, le stagioni sono trascorse, e quindi nel pieno della sua giovinezza i frutti non possono che essere maturi. 
Il nuovo sacerdote ha avuto in famiglia il suo primo e insostituibile seminario. Con tanta preghiera i suoi saggi genitori lo hanno affidato al Signore perché egli riuscisse a capire e ad accogliere la volontà di Dio nella sua vita. Don Luca, proprio generoso come sempre, ha detto sì per diventare sacerdote. Basta guardarlo in volto per vedere che è davvero molto felice. Giovane, sapiente e fedele, ha sempre aiutato i sacerdoti della sua parrocchia d’origine in quanto gli veniva richiesto, come opportuna palestra di vita e di ministero. Con lui si è instaurato un dialogo schietto, senza timori e riserve, volendo accompagnarlo, senza inutili finzioni e con assoluta trasparenza nel suo cammino di discernimento vocazionale prima e formativo poi. 
Don Luca di sicuro porterà lustro e fecondità spirituale all’ordine presbiterale e al grande tesoro di santità del clero veronese. Egli infatti con conveniente zelo prima di agire prega molto e si consiglia. Non sente l’esigenza di un pubblico davanti al quale esibirsi, ma ama l’intero popolo di Dio senza mai giudicare e prevaricare le coscienze altrui. Il novello sacerdote sarà di sicuro il prete di tutti, non solo dei giovani o dei più vicini alla parrocchia, ma di ogni persona che cerca il Signore. Siccome non potrà incontrare tutti, di certo nella sua preghiera ammirevole e ammirata porterà ogni anima a Dio. La sua amabilità e l’indole serena e rappacificante testimoniano in totale semplicità di vita che ha fatto proprio la scelta giusta diventando prete. Quale regalo possiamo offrire a don Luca? Il primo regalo glielo farà il Vescovo non facendogli mai mancare la sua paternità. Noi sacerdoti potremo offrirgli il racconto della nostra esperienza di vita non volendolo mai frenare nel suo ardore di prete. I fedeli: bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani possono offrirgli come dono la loro gioia nell’incontrarlo, accoglierlo e aiutarlo con la preghiera e la generosità perché sia sempre e soltanto un bravo sacerdote.
Don Agostino Albertini

 

 

Tutti i diritti riservati
Nuovi presbiteri: don Luca Veronese
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento