Nuovi presbiteri: don Daniele Bogoni

Gli occhi dei bambini sono particolari, se li osserviamo con attenzione. In pochi secondi in essi possono avvicendarsi gioia, paura, dubbio, pianto e curiosità; per catturare la loro attenzione, basta raccontare una semplice storia: “C’era una volta...  – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze”. Così inizia il libro di Pinocchio che in principio era un semplice pezzo di legno, capitato per caso nelle mani di mastro Geppetto.
Sappiamo quanta cura ebbe quel “papà” nel creare il suo burattino e quanta pazienza dimostrò nel seguirlo passo passo finché il legno sagomato diventò vivo per davvero! Amore e tanta pazienza: le attenzioni che il Signore ha riservato per me in quasi 45 anni, trascorsi a Monteforte. Un cammino pieno di avventure, per la maggior parte vissute lavorando fra i banchi di scuola. Sono cresciuto insieme ai miei bambini: ho insegnato loro a scrivere sul quaderno piccoli temi di vita vissuta ed essi hanno insegnato a me come guardare il mondo con trasparenza e curiosità. Quante storie narrate prendendole dai libri e quante altre lette negli occhi dei miei alunni e delle loro famiglie! Racconti diversi, accomunati da una semplice umanità che rende la Vita una continua meraviglia. Mi sono piano piano innamorato di questa meraviglia e un giorno di ormai sette anni fa, ho trovato il coraggio di mettermi alla ricerca del suo Autore.
È stato un tempo prezioso, trascorso in Seminario con gli educatori e i miei compagni di classe che hanno contribuito a lavorare il legno della mia persona. Dopo gli ultimi mesi vissuti con affetto da diacono nella parrocchia di Nogara, divento prete con il desiderio di raccontare ancora questa meraviglia che ho trovato scritta in pienezza nel Vangelo di Gesù e in tante persone conosciute nella mia parrocchia di origine e in quelle di servizio. Da semplice pezzo di legno, modellato attraverso le esperienze vissute, Pinocchio all’improvviso si scopre pieno di vita perché è diventato “bambino”: anch’io prego di continuare a camminare con fiducia, guidato per mano da Dio, rimanendo curioso e desideroso di leggere tante storie diverse negli occhi di chi Egli nella sua bontà mi farà incontrare nel mio ministero. Ringrazio tutti i cari personaggi della mia storia fin qui composta e chiedo al Signore di poter scrivere ancora con nuovi fratelli tanti altri piccoli racconti di quotidianità sul quaderno della vita, sapendo che a renderli più interessanti ed umani sarà lo speciale valore di eternità che ci ritroviamo nel cuore quando accettiamo di riconoscerci figli, come Gesù. Per questo non credo sia indispensabile una grammatica precisa, ci vorranno piuttosto fede e fantasia: bisognerà guardare sempre la vita con gli occhi trasparenti di un bambino!
Don Daniele Bogoni
Il maestro alla scuola dell'unico Maestro 
A Monteforte, Daniele è per tutti “il maestro”. Nome quasi d’altri tempi, che segnala non solo una professione – vissuta a lungo e con passione – ma soprattutto uno stile di vita. Meticoloso e un po’ precisino, nel tempo ha affinato la capacità di guardare in profondità al cuore delle persone, sapendo immaginare i modi più delicati per farsi prossimo. Arguto e pronto allo scherzo, riesce sempre a catturare con poche battute l’attenzione dei più piccoli, accompagnandoli persino a fare cose “da grandi”.
Riflessivo e cauto, mi ha sempre colpito la sua disponibilità a ragionare con calma sulle cose, senza cedere a scelte troppo brusche o impulsive. Nelle tante occasioni in cui abbiamo collaborato (non solo in ambito parrocchiale) è stato bello poter contare su una spalla così: diversissima per carattere e sensibilità, ma disponibile al confronto e all’aiuto reciproco. Proprio questo affiatamento – cresciuto negli anni grazie a lunghissime chiacchierate, anche notturne… – ci ha fatto scoprire la bellezza di una fraternità vera, che abbiamo custodito e rafforzato negli anni del Seminario.
È stato un dono grande poter condividere questo cammino con una persona amica, che si conosce da una vita! Si colgono subito i piccoli cambiamenti che la grazia del Signore opera in chi si affida a Lui. E si apprezzano ancor meglio quei semi di bene che attendevano solo di germogliare e fiorire. Per tutto ciò, benediciamo il Signore! È Lui l’unico Maestro, che nella sua misericordia si serve della nostra umanità per renderla testimonianza del suo amore.
Caro Daniele, ti auguro di sapergli fare spazio ogni giorno di più e di restare sempre fedele discepolo della sua scuola. Allora saprai indicare a quanti il Signore ti affiderà il segreto di una vita piena. Con la tenacia delle cose antiche, ben radicate nel terreno. Ma anche con il sorriso sincero dei bambini, che scalda il cuore. Soprattutto con la serena certezza del sapersi mai da soli! Auguri, caro confratello!
Don Paolo Cagnazzo