Molto partecipata la Via Crucis in Arena
di REDAZIONE
Giustizia e Pace hanno accompagnato Cristo sulla via della croce
di REDAZIONE
È stata molto partecipata la rappresentazione della Via Crucis del Venerdì Santo in Arena.
Il dialogo tra Giustizia e Pace, interpretato da Michela Ottolini e Alessandro Albertin su testi del biblista don Martino Signoretto, hanno accompagnato Cristo sulla via della croce. Si sono alternati nelle letture bibliche uno scout, un’insegnante, un frate minore che opera nella mensa della carità, una volontaria della croce verde, un medico, una volontaria empori della solidarietà Caritas, una volontaria impegnata nella promozione della giustizia riparativa, una consacrata nell’ordo virginum, un presbitero, un giudice di pace, un rappresentante della comunità cattolica francofona, un volontario della Ronda della carità e una bambina.
Gli intermezzi musicali sono stati eseguiti dalla Cappella musicale della Cattedrale di Verona, diretta dal maestro Giovanni Geraci, accompagnati dall’organista Letizia Butterin. Il tutto racchiuso all’interno di una scenografia artistica ideata da Stefano Trespidi, vicedirettore artistico di Fondazione Arena, che evoca il dramma degli uomini e delle donne che portano il peso della croce.
La conclusione dell’evento è stata affidata alle parole del vescovo Domenico Pompili, che ha sottolineato: “Il Salmo 119 registra la tragica deriva dell’umanità che è ammaliata dalla guerra più che dalla pace. Sempre è stato così. Il nostro tempo non fa eccezione, anche se ingenuamente pensavamo di poter vivere in pace dentro ad un mondo ingiusto e violento. C’eravamo illusi nel bel mezzo di un benessere crescente che il seme della pace fosse possibile quando tutti hanno da mangiare e possiedono un cellulare. L’alba del nuovo millennio ha smentito la presunzione: non c’è pace senza giustizia; non c’è pace a buon mercato, senza giustizia a caro prezzo”.
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