I vent’anni da vescovo di mons. Giuseppe Zenti
di DON LUCA PASSARINI
Domenica 14 gennaio alle 18.30 in Cattedrale si festeggia l’ordinazione episcopale: nostra intervista al Vescovo emerito
di DON LUCA PASSARINI
«Non so se il mio episcopato sia servito alla Chiesa, ma sicuramente è servito a me, alla mia spiritualità». Così si confida il vescovo Giuseppe Zenti che, con la celebrazione eucaristica di domenica 14 gennaio alle 18.30 in Cattedrale, festeggia i venti anni di ordinazione episcopale. Raggiunto nella sua nuova casa a Ponte Florio, ci siamo fatti raccontare qualcosa di questi decenni, e non solo.
– Vent’anni da quell’11 gennaio 2004, ma che fanno oltre sessanta da quando, ragazzino, entrava nel Seminario Vescovile e iniziava il suo cammino vocazionale. Come ha visto cambiare la vita e la cultura in questo tempo?
«Ci sono state grandi e profonde novità, con i loro influssi in ogni ambito. Sono nato ancora nella cosiddetta epoca della cristianità; ho vissuto la formazione in Seminario negli anni Sessanta, quelli del grande benessere, che hanno lasciato lo spazio alla post-modernità con la crisi economica e quella del pensiero che si è fatto debole; quindi si è affacciato il post-umanesimo con l’individualismo radicale che, pur di affermarsi, è disposto a superare il limite umano e a calpestare l’altro. Infine, l’avvento dell’intelligenza artificiale. Ogni passaggio ha voluto dire un cambiamento culturale, radicale e rapido, come mai c’era stato prima nella storia dell’umanità».
L'intervista completa è sul numero di Verona fedele del 14 gennaio 2024.
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