Celebrati in San Pietro i funerali del card. Nicora
Si sono svolti nel pomeriggio di oggi nella basilica di San Pietro in Vaticano i funerali del cardinale Attilio Nicora, decedutto sabato sera in una clinica romana. Al termine della Messa, presieduta dal card. Angelo Sodano, papa Francesco ha presieduto il rito dell'ultima commendatio e della valedictio. Tra i concelebranti anche il Segretario di Stato Parolin e il vescovo Zenti.
«Il nostro caro cardinale Nicora ci ha lasciato improvvisamente all’età di ottant’anni, dopo una vita tutta consacrata al servizio della santa Chiesa, prima come sacerdote a Milano, poi come vescovo a Verona e infine come cardinale qui a Roma, ove dispiegò un lungo e generoso servizio della Sede apostolica. Il suo nome vivrà sempre in benedizione in mezzo a noi!». Lo ha detto oggi pomeriggio il cardinale decano, Angelo Sodano, celebrando, nella basilica di San Pietro, le esequie del card. Attilio Nicora, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, morto a Roma il 22 aprile. Con lui hanno concelebrato venticinque cardinali, tra i quali Pietro Parolin, segretario di Stato, e sedici presuli, tra cui mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona. Il Papa ha presieduto, all’altare della Cattedra della basilica vaticana, il rito dell’ultima commendatio e della valedictio al termine della Messa funebre.
La celebrazione eucaristica in suffragio del card. Nicora, ha osservato Sodano, «ha un aspetto particolare, perché si compie nel clima pasquale di questo tempo liturgico. Proprio per questo nel canto al Vangelo è ancor oggi risuonato fra noi il canto gioioso dell’Alleluia pasquale. La Chiesa, infatti, ha sempre ricordato nel corso della sua storia quest’aspetto gioioso della nostra fede. San Gerolamo già scriveva in una sua lettera che a Gerusalemme si cantava sempre l’Alleluia nella santa Messa, anche nell’occasione della sepoltura dei cristiani». Ed «è questa la visione di speranza che ci deve accompagnare sempre, anche nell’ora della prova e nei momenti più difficili della nostra vita». Perciò, ha concluso il card. Sodano, «con questa confortante visione noi oggi ci stringiamo intorno all’altare, per affidare nelle mani misericordiose del Padre che sta nei cieli il nostro caro confratello Attilio. Qui siamo anche venuti per ringraziare il Signore per avercelo dato».
Un’altra celebrazione esequiale si svolgerà domani 25 aprile alle 15 nella Cattedrale di Verona e sarà presieduta dal vescovo Zenti. Al termine della liturgia il feretro del porporato verrà deposto nella cripta memoriale dei vescovi veronesi presso la stessa chiesa.