Quando il tandem diventa medicina per i più giovani
di MARTA BICEGO
All’ospedale di Santa Giuliana la terapia si fa... pedalando
di MARTA BICEGO
Macinare chilometri e, insieme, fare strada con la terapia. Succede all’ospedale di Santa Giuliana. Anzi, per la precisione, fuori dalle sue stanze: all’aria aperta, in libertà e sicurezza, tra le colline e lungo le vie della città. Questo grazie all’avventura riabilitativa messa, è proprio il caso di dire “su strada”, con il progetto “Tandem sociale” dalla struttura sulle Torricelle che si occupa della cura e della riabilitazione di persone con disturbi psichici e che per gli adolescenti è dal 2012 Centro di riferimento della Regione Veneto. Poco prima della pandemia è stato lanciato l’appello a sostenere l’iniziativa.
A dimostrare altruismo, nel 2019, sono stati i Lions club della città con la donazione di 20mila euro per l’acquisto di tre tandem, di abbigliamento sportivo e di altre attrezzature (bici per lo spinning e cyclette) per arricchire la palestra della struttura. Pure la compagnia Arca Vita ha sostenuto, con 10mila euro, la spesa di acquisto dei mezzi biposto. Dotazioni che, con tanto di loghi dei generosi donatori, sono stato state presentate nell’aula magna dell’ospedale di Santa Giuliana, rinnovata per renderla più funzionale dall’architetto Stefano Furlan nel contesto di una riqualificazione del complesso ospedaliero avviata nel 2013.
Pedalate possibili dopo una lunga attesa: l’assemblaggio delle biciclette è stato rallentato dall’emergenza sanitaria. Alcuni pezzi, che dovevano arrivare da Hong Kong, sono rimasti fermi un anno e mezzo prima di poter procedere a montaggio e consegna. Ma adesso: in sella! «Ci sono tanti modi di pensare e praticare la riabilitazione per gli adolescenti affetti da disturbo psichiatrico», ha spiegato lo psicologo Amedeo Bezzetto, responsabile dell’Area riabilitativa adolescenti di Santa Giuliana e promotore del progetto, affiancato dal direttore del personale, Antonio Straforini.
«La migliore riabilitazione non è necessariamente solo quella dentro l’ospedale», ha precisato lo psicoterapeuta. I giovani pazienti fanno attività in maneggio, trekking e praticano sport in giardino. Sul tandem un adolescente uscirà in coppia con un operatore che guiderà e avrà il controllo sulla frenata. L’adolescente, invece, sarà un indispensabile collaboratore con la sua pedalata e vivrà la soddisfazione del percorso condiviso. Una formula che intercetta l’interesse dei ragazzi, con beneficio su corpo e mente.
«È un’esperienza di condivisione e di collaborazione attiva che diventa così anche momento educativo», ha affermato Bezzetto. «Ci si aiuta e si collabora, si fatica in coppia, si parte e si arriva in due. Gli equipaggi, tra sostegno e competizione, possono dedicarsi anche all’impegno sul limite, ma senza perdere di vista lo scopo ultimo, il benessere di tutti nello spazio aperto, in compagnia, nell’ascolto del proprio corpo e delle sue emozioni». «Tutte le strutture e le cariche Lions che si sono succedute tra il 2019 e il 2022 hanno contribuito a questo service», ha sottolineato il coordinatore Alberto Marchesini, del Lions club Dante Alighieri con Loredana Bavosa, prossima governatrice del distretto Lions 108 Ta-1. «Tutti gli otto club della zona E di Verona – ha concluso – si sono coordinati insieme in un progetto unico che ci ha arricchito e ci ha dato soddisfazione».
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