Come sarebbe stato il 2020? Bello, secondo gli oroscopi...
Il Covid ha alimentato credulità ben più pericolose: le spire di sette e satanismi attorno alle persone più fragili
Magia, esoterismo, mistero... E quelle baggianate chiamate segni zodiacali e oroscopo: nessuno dei quali aveva previsto nulla per questo infausto 2020 che si è appena concluso. Chissà quanti oroscopi avevano previsto “troverete l’amore” a chi invece ha trovato il Covid, magari con esiti infausti...
Ma a chi pensa che sia razionale prevedere e conoscere il futuro consultando date di nascita, ascendenti e incroci pseudo-stellari, la considerazione su esposta non importa un granché. E grandi danni non fa, questi, a pensare che domani sarà una giornata fruttuosa per gli affari grazie al benefico influsso di Giove, e dopodomani bisognerà stare attenti all’influsso negativo di uno del Capricorno.
Il problema diventa più grave se si entra in spirali ben più pericolose: sette delle più varie, satanismi, gruppi di truffatori o sfruttatori, insomma quando la nostra credulità – o un nostro bisogno di spiritualità che trova strade sbagliate – finisce in un vicolo cieco e a volte pericoloso.
Lo sa bene il Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa), associazione attiva nella nostra Diocesi, che si occupa di studiare e fornire consulenza su religioni, sette e affini. «È una spiritualità sempre più variegata quella che sta emergendo: colpisce con quanta velocità nascano proposte che riescono a far presa sul desiderio di sollievo interiore delle persone», osserva la coordinatrice Beatrice Marazzi, da 25 anni attiva nel Gris, oggi presieduto da Antonio Fasol. «Negli ultimi 8 anni si è parcellizzata ulteriormente la galassia della spiritualità orientale: c’è tutto un filone pseudo-spirituale che si sviluppa in contesti come le palestre e i centri estetici, non più legato a un guru, ma a una pratica, ad esempio lo yoga e la meditazione – chiarisce –. Il grande spartiacque, comunque, c’era stato 15 anni fa con l’esplosione del New Age, che partiva da questo assunto: non c’è bi- sogno di una fede alternativa, basta un’appartenenza. Allora c’era chi rimaneva 5-6 anni in questi movimenti, mentre adesso la ciclicità è di 6 mesi o al massimo un anno e poi si cambia, a volte portando avanti contemporaneamente più pratiche diverse».
Continui salti che evidenziano una realtà di fondo: l’insoddisfazione perenne. «In una società altamente stressogena, queste sono forme di fuga rassicuranti, palliativi per stare meglio nel momento», spiega Marazzi. In queste reti, evidenzia il Gris, non finiscono solo i creduloni o le persone con delle fragilità marcate: c’è tutta una schiera di “insospettabili”, dai manager in carriera alle donne con una solidità economica, ad arricchirne le fila. Insomma: non si cade in una setta solo dopo aver perso il lavoro o in seguito al naufragio di un amore.
«Queste persone hanno un grande vuoto interiore: non riescono a rispondere alla domanda: “Che senso ha la mia vita?”, manca la prospettiva ultima e cercano le risposte fuori di sé, spesso finendo disgregati e perdendo le reti amicali e familiari – spiega l’esperta –. Viviamo un’epoca in cui siamo contornati da persone in ricerca, ma che non sanno cosa stanno cercando: qualunque cosa trovino va bene, ma solo per un po’. Sono in realtà esploratori della spiritualità, che si avvicinano a qualsiasi proposta, dal volantino affisso su un muro all’ultimo ritrovato del web, senza alcun criterio di discernimento».
L'articolo completo sul numero del 10 gennaio 2021.
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