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Un ottimo Hellas blocca la Juve sul pari: 2-2

di ALBERTO MARGONI

Un Verona coriaceo e mai domo blocca sul pari una Juventus apparsa piuttosto modesta nelle idee e nel gioco. Sono i gialloblù a passare in vantaggio all'11' con un gol da cineteca di Folorunsho; la Vecchia Signora pareggia su rigore di Vlahovic al 28'. A inizio ripresa scaligeri di nuovo avanti con Noslin, ma i bianconeri pareggiano dopo tre minuti con Rabiot. Partita correttissima: nessun ammonito

Un ottimo Hellas blocca la Juve sul pari: 2-2

Un altro punto in classifica che sarebbero potuti essere tre, ma stamattina in molti ci avrebbero fatto la firma per un pareggio contro la Vecchia Signora che avremmo immaginato col coltello tra i denti dopo aver conquistato un solo punto nelle ultime tre partite. In realtà, a posteriori, niente di tutto questo. Basta guardare le statistiche che dicono di 14-18 nei tiri effettuati, ma 9-4 per l'Hellas le conclusioni nello specchio della porta (compresi i gol segnati), 5-4 il conto dei corner per i gialloblù, 56% di possesso palla per i bianconeri. Insomma, la supremazia della Juve stasera è stata davvero velleitaria, mentre invece si è osservato un Hellas voglioso, coriaceo con tanti bei giovani affamati, pronti a lottare su ogni pallone contro un collettivo di celebrati campioni che attraversa un periodo di mediocrità e che domani sera rischia di essere sorpassato in classifica dal Milan, mentre in casa Inter possono tutti dormire sonni tranquilli: lo scudetto i nerazzurri possono perderlo solo con un suicidio (calcistico, beninteso) collettivo.

Baroni inizialmente schiera Noslin unica punta con Dani Silva e Folorunsho davanti alla difesa. Nella Juve la coppia d'attacco è formata dal rientrante Vlahovic e da Yildiz. Ed è subito Hellas: all'8', dopo una palla persa da Gatti a centrocampo, Lazovic si invola, si accentra e scaglia un destro da fuori che Szczesny blocca in presa. Ma all'11' il Verona sblocca il match: calcio d'angolo, ribatte di testa un difensore, la sfera arriva al limite dell'area dove Folurunsho arretra e con un'ottima coordinazione effettua una mezza girata di sinistro al volo che si insacca sotto l'incrocio dei pali: uno dei gol più belli sinora visti in campionato, altroché! La reazione juventina? Non pervenuta. Anzi, al 13' Noslin entra in area e prova a piazzare il destro a giro, ma era in off-side. Al 14' ci prova Rabiot ma Magnani devia in corner. Passa un minuto e su cross di Cambiaso, Montipò blocca in presa alta. Ancora il laterale juventino ci prova col sinistro da fuori, palla a lato. Al 25' entra in area McKennie ma il suo suggerimento non trova compagni pronti ad approfittarne. Al 27' Kostic in area cerca il suggerimento per Vlahovic ma il pallone viene toccato con la mano da Tchatchoua e Di Bello decreta il rigore: gran sinistro di Vlahovic e palla nel sacco: 1-1. Al 33' ci prova Suslov su punizione dai 30 metri: il suo sinistro termina a fil di palo. Al minuto 39 ci prova Duda col mancino, Szczesny blocca in tuffo. Passa un minuto ed è la volta di Suslov che col destro costringe l'estremo difensore bianconero alla presa bassa. E si va al riposo sull'1-1 con un Verona nettamente più propositivo: 5-1 le conclusioni nello specchio, ovvero la Juve ha tirato in porta una sola volta, su calcio di rigore.

Nessun cambio a inizio ripresa ed è subito Hellas con Magnani che colpisce di testa su tiro dalla bandierina e la sfera va di pochi centimetri sopra la traversa. Noslin al 51' ci prova con un destro da fuori, Szczesny ci mette i pugni per respingerlo. È il preludio del gol che arriva un minuto più tardi: da Suslov per Folorunsho, palla per Noslin leggermente spostato sulla destra che con un diagonale infila il non impeccabile Szczesny sul primo palo: 2-1. Stavolta la reazione juventina è immediata e dopo tre minuti arriva il gol del pareggio: da Locatelli per Rabiot in area, diagonale destro a infilarsi nell'angolino. Dopo la rete Allegri toglie Kostic e Gatti (quante proteste per un suo colpo su Folorunsho a centrocampo non sanzionato dall'arbitro) per inserire Chiesa e Alex Sandro. Al 58' destro di Cambiaso in area, palla a lato. Al 63' da McKennie a Yildlz che è troppo avanti col corpo e calcia male, palla sul fondo. Un'occasione per i gialloblù al 64': destro di Lazovic da fuori, Szczesny vola e devia in corner. Al 65' Baroni inserisce Swiderski al posto di Noslin, mentre Allegri toglie l'evanescente Yildiz per inserire Alcaraz. Al 69' cross di Rabiot e testa di Vlahovic, palla di poco alta. Altri cambi: in casa Hellas è la volta di Belahyane per Folorunsho e di Vinagre per Lazovic (74'), mentre nella Juventus Weah prende il posto di Cambiaso e Milik rileva Vlahovic. Ci prova Chiesa liberandosi in area all'83', ma la conclusione di sinistro termina alta. All'85' Coppola prende il posto di Tchatchoua ed Henry quello di Dani Silva. Nella Juve Danilo si infortuna alla caviglia ma non può essere sostituito. All'87' ci prova il 19enne francese Belahyane (al suo esordio in Serie A) ma il suo destro è debole e viene bloccato senza patemi da Szczesny. L'arbitro decreta 6 minuti di recupero e al 92' Montipò interviene in maniera decisiva di piede su tiro di Chiesa da distanza ravvicinata e al 96' blocca senza problemi una punizione di Alcaraz dai 25 metri: un tiro che più telefonato non si può.

Finisce 2-2: per l'Hellas un punticino insperato ma comunque assai utile nella lotta per non retrocedere, in attesa che coinvolge ben otto squadre. Per la Juve un'occasione di rilancio mancata.

Venendo ai giocatori, nel Verona ottime le prove di Folorunsho, di Suslov, di Noslin, in una gara condotta da tutti con grande forza e combattività. L'unico meno per Tchatchoua responsabile su entrambe le reti juventine. Tra i bianconeri Chiesa, Locatelli, Rabiot e McKennie sono parsi i più in palla; Yildiz ha deluso, mentre Gatti è stato graziato dall'arbitro le cui decisioni peraltro non hanno influito sull'andamento del match. Nessun ammonito, ma forse qualche fischio è stato invertito, indovinate a favore di chi.

Nel prossimo turno l'Hellas sarà impegnato nell'anticipo di venerdì sera sul difficile campo del Bologna, mentre la Juve se la vedrà domenica a ora di pranzo con il Frosinone in casa.

(Michael Folorunsho nella foto di Alberto Fraccaroli)

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