Tezenis, per la salvezza serve un miracolo
di ERNESTO KIEFFER
Sconfitta casalinga per la Tezenis Verona nello scontro diretto per la salvezza contro Scafati. Ora è indispensabile vincere le ultime due partite e sperare nei risultati delle altre squadre
SCALIGERA BASKET - GIVOVA SCAFATI 78-86
Partita decisiva per le speranze di salvezza della Verona dei canestri che si ritrova a inseguire di due punti gli avversari di giornata in una corsa alla permanenza in Serie A che coinvolge a distanza, anche Trieste e Napoli (le prossime due avversarie della Scaligera), oltre a Varese e Reggiana. La squadra gialloblù si presenta all’appuntamento in un palazzetto quasi esaurito dopo la splendida vittoria ottenuta in settimana sul campo ostico di Trento. Coach Ramagli proverà a superare gli avversari, che all’andata avevano vinto con cinque punti di vantaggio, di almeno sei lunghezze in modo da mettere il “muso avanti” in caso di arrivo finale a parimerito in classifica. La squadra campana allenata da coach Sacripanti, neopromossa come la Scaligera, ha disputato un campionato al di sopra delle attese e proprio come Verona si gioca fino alla fine la permanenza in A. Arriva dalla sconfitta di misura in casa contro la corazzata Virtus Bologna, ma in precedenza era reduce da due vittorie consecutive. Sarà insomma una sfida da non sbagliare assolutamente.Quintetto iniziale di Ramagli: Cappelletti, Langevine, Davis, Simon e Anderson. Risponde Sacripanti con Hannah, Thompson, Stone, Okoye e Pinkins.
PRIMO QUARTO: Scaligera Basket - Givova Scafati 18-27
Le difese all’inizio hanno il sopravvento con i primi due possessi, da una parte e dall’altra, che non vanno a buon fine. Il primo canestro della gara arriva così solo dopo un minuto di gioco con Pinkins che dall’angolo sigla la tripla. Si lotta ai rimbalzi dove Scafati sembra avere all’inizio qualcosa in più. Okoye sigla un’altra tripla e gli ospiti vanno addirittura sul +6. Inizio shock per la Scaligera. Ci pensa Cappelletti a suonare la carica e dopo una serie di errori da una parte e dall’altra sigla in sottomano i primi punti di Verona del match. La schiacciata di Thompson su bello scarico di Okoye ristabilisce le distanze, ma i ragazzi di Ramagli sembrano pian piano prendere le misure alla partita. Cappelletti trova Simon sotto canestro che appoggia a canestro per il nuovo -4 e Anderson, con una tripla dall’angolo, riporta Verona a -1 sul 7-8. È una fiammata, però. Ancora Okoye e poi Stone riportano nuovamente, dopo 5 minuti di gioco, gli ospiti sul +6. Simon esalta il pubblico del palazzetto con uno schiacciatone in tap-in sulla tripla di Anderson che finisce sul ferro, ma Okoye, alla terza tripla di giornata, ristabilisce ulteriormente le distanze. Le difese ora sono saltate con le squadre che vanno a punto ad ogni azione. Okoye, in stato di trance, continua a mettere bombe per gli ospiti, che vanno sul +8 con 3 minuti e 20 secondi da giocare. Entra per Scafati Imbrò, vecchia conoscenza gialloblù, mentre per Verona calcano il parquet Johnson e Casarin. Pinkins porta sul +10 gli ospiti e Casarin, dall’altra parte, lotta sotto canestro e si guadagna i due tiri dalla lunetta, di cui però sigla soltanto il primo. Entrano anche Sanders e Bortolami per provare a dare forze fresche alla contesa. E proprio Sanders, da tre, ridà nuovo fiato ai tifosi gialloblù. A 24 secondi dalla sirena Johnson sotto il tabellone sigla da due e si prende anche il fallo per l’azione da tre punti. Peccato che Imbrò, da buon ex, ricacci indietro Verona con un’insistita azione da sotto che riporta a +9 i suoi.
SECONDO QUARTO: Scaligera Basket - Givova Scafati 36-53
L’inizio del secondo quarto è ancora una volta shockante, con il campano Logan che sigla 8 punti consecutivi che portano al +17 gli ospiti. Ramagli chiama subito il time-out per rivedere le scelte difensive e provare ad approntare immediatamente una reazione. Va fermata l’emorragia. Thompson va in lunetta e ne sigla due su due per il nuovo massimo vantaggio dei campani. Dopo tre minuti e mezzo la Scaligera non si è ancora sbloccata dal punteggio di fine primo quarto quando finalmente ci pensa Anderson ha mettere dentro i primi due punti di questa frazione. Pinkins, dalla lunetta, ristabilisce di nuovo le distanze. Occorre reagire immediatamente e Davis, con un canestro difficilissimo, prova a suonare nuovamente la carica per i suoi. Cappelletti sigla due tiri liberi per il -15 e Langevine, dopo una giocata fantastica di Simon, riporta a -13 Verona. Il pubblico capisce il momento e si alza altissimo l’urlo del palazzetto. Al rientro dal time-out , però, Thompson e Logan costruiscono un nuovo parziale-shock di dieci punti (con due triple e due da sotto) che porta addirittura al +23 Scafati, padrone sotto canestro. Simon allora prova quasi da solo una reazione con un parziale personale di otto punti che riporta Verona a -15, ma il canestro finale di Thompson sulla sirena stabilisce il punteggio all’intervallo lungo di 36-53. Sarà un secondo tempo davvero complicato per la Scaligera.
TERZO QUARTO: Scaligera Basket - Givova Scafati 56-66
Okoye ancora una volta si rivela una spina nel fianco. La terza frazione si apre con una sua tripla, poi tre tiri liberi e, dopo un bel canestro di Cappelletti, una nuova tripla. Verona barcolla, ma Langevine sale allora in cattedra e con una serie di canestri da sotto, imitato poco dopo dallo stesso Cappelletti, che riducono lo svantaggio a -15 con ancora cinque minuti da giocare. Il tempo passa e la differenza con gli avversari continua a rimanere importante. Hannah però ricaccia subito indietro, con una tripla i veronesi, ma Johnson, dalla lunetta prima e con una tripla, poi, tiene a galla la sua squadra. -13, con un minuto da giocare sul 53-66. Imitato, poco dopo, da Simon che con una nuova bomba infiamma il palazzetto. Che, sul -10, alza i decibel del tifo. Ora il Pala AGSM AIM è una bolgia.
QUARTO QUARTO: Scaligera Basket - Givova Scafati 78-86
Casarin, subito, da sotto per il -8 di Verona che ora ci crede. Thompson, dall’altra parte, fa “passi” e restituisce palla alla Scaligera che con Johnson sigla la tripla del -5, anche se Logan ricaccia in gola l’urlo dei tifosi con un’altra tripla. Jonhson lotta sotto canestro e si guadagna degli importantissimi tiri liberi, messi entrambi a segno. Logan, purtroppo, continua la sua personale sfida contro la Scaligera e mette a segno l’ennesima tripla della sua incredibile partita. Anderson predica calma. Bortolani riceve, sul tentativo di tripla, fallo dallo stesso Logan e, con freddezza, riporta a -6 Verona. Logan, ancora lui, da tre per il suo 25esimo punto, riporta a +9 i suoi, mentre Johnson, dall’altra parte, lotta sotto canestro e riesce a ottenere il quarto fallo di Stone e due tiri liberi, che riesce entrambi a siglare. 68-75 con 3 minuti e 40 secondi ancora da giocare. Johnson, fra i migliori di Verona, recupera l’ennesimo pallone in difesa e lancia Cappelletti che fornisce un assist a Langevine che subisce il quinto fallo di Stone e va in lunetta, siglando però solo il secondo dei due liberi. Ancora -6 ma come spesso accade quando Verona si riporta sotto Scafati trova triple importanti. Questa volta è Hannah, dall’angolo, a riportare sul +9 i suoi a 3 minuti e 11 secondi dalla fine. Time out per Verona che ora non ha davvero più molto tempo per recuperare. Ogni pallone, da qui alla fine, sarà pesantissimo. E infatti Thompson va in lunetta e sbaglia entrambi i tiri, ma purtroppo non è una grande serata nemmeno per Anderson (5 i suoi punti fino ad ora) che sbaglia da tre un pallone che avrebbe potuto riaprire tutto. Logan, al contrario, ne sigla dall’altra parte altri tre (28 punti i suoi) per il nuovo +10 di Scafati a un minuto e 36 secondi dalla fine. La situazione è disperata, tanto più che dopo i tiri liberi di Langevine Logan ne fa un’altra delle “sue”. Gli risponde Davis, ma ormai, con 18 secondi da giocare e otto punti da recuperare la partita non ha più nulla da dire. Hannah va in lunetta ma i suoi due punti, così come i successivi di Cappelletti sul suono della sirena finale, servono solo per le statistiche finali.Con questa dolorosa sconfitta Verona sprofonda in fondo alla classifica e ormai per riuscire a centrare la salvezza non resta che vincere entrambe le prossime due gare e sperare al contempo anche nei risultati avversi delle dirette concorrenti. Insomma, ci vuole un piccolo miracolo.
Il commento di coach Ramagli
“A tre giornate dalla fine, adesso due, noi non possiamo regalare due quarti di energia a una squadra come questa” ha spiegato coach Alessandro Ramagli a fine gara. “Perché poi una squadra come questa ha le qualità per punirti quando la partita rientra in equilibrio. Non dipende dal fatto di avere una difesa aggressiva o di fare i raddoppi… sto parlando proprio di energia, cui la nostra squadra si nutre. Scafati è stata messa nelle condizioni di controllare la partita con facilità. Nelle ultime due partite abbiamo fatto due partite fotocopia. Iniziate con un basso livello di intensità e facendoci travolgere dagli eventi. Non sempre è facile rientrare, come invece ci è successo a Trento. Nella parte decisiva, quando noi richiudendo il margine abbiamo sbagliato due contropiede che ci avrebbero permesso di arrivare alla fine punto a punto, si è riaperto il solco che non siamo più riusciti a rimarginare” ha continuato l’allenatore livornese. “I meriti dei nostri avversari sono tanti e hanno vinto con merito. Non possiamo iniziare una gara, qualunque siano le cause, in questo modo. È un peccato mortale. Qualunque squadra lo può fare, ma non noi. Questo aspetto ha indirizzato e poi chiuso la partita. Noi dobbiamo avere ben chiaro questo aspetto. Non possiamo sempre aspettare di prendere uno schiaffo prima di tirare fuori il meglio di noi stessi. La differenza è che nella seconda parte della partita abbiamo sporcato la partita. Troppo, però, era il divario e troppo lo sforzo da compiere per poter rimettere in piedi la partita”.
(nella foto di Ernesto Kieffer Johnson a canestro)
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