La Tezenis batte la capolista Ravenna 81-78
di ERNESTO KIEFFER
Vittoria casalinga della Tezenis contro la capoclassifica OraSì Ravenna. 81-78 il punteggio finale, con i giganti gialloblù sempre avanti e ora terzi in classifica a tre punti dalla neocapolista Givova Scafati
Sfida di alta classifica quella in programma questo pomeriggio all’Agsm Forum. A far visita alla Scaligera Basket è la capolista Orasì Ravenna, già battuta a domicilio all’andata e desiderosa di restituire il favore agli uomini di coach Ramagli. La Scaligera parte con Pini, Anderson, Johnson, Caroti e capitan Rosselli, ma come al solito saranno le rotazioni a fare la differenza.
Pronti via e dopo una tripla del giallorosso Cinciarini sale in cattedra Rosselli che con 9 punti in pochi minuti contribuisce, grazie anche ai punti di Anderson e Pini, a scavare subito una piccola distanza con la capolista, 17-10 che con il tiro dalla media distanza di Caroti, prima, e la tripla di ancora Anderson, poi, diventa 22-10. E siamo solo a metà del primo quarto di gara. Medie realizzati praticamente perfette in questo inizio di gara per i Giganti Gialloblù. Iniziano le rotazioni. Entrano Candussi, Udom, CAsarin e Gran per far rifiatare il quintetto titolare. A 80 secondi dalla fine Candussi sbaglia la schiacciata facile e sul rovesciamento di fronte Denegri segna la tripla del -7. Potrebbe essere l’inizio della rimonta ravennate, ma Grant sigla la tripla del +10 con cui si chiude il primo quarto: 30-20.
All’inizio del secondo quarto la capolista alza la pressione in difesa e comincia a tirare da tre punti con più costanza. Iniziano a fioccare i falli e la capolista dimezza lo svantaggio dopo tre minuti dalla ripresa: 34-29 che diventa. A quel punto Ramagli rimanda in campo Pini e Rosselli al posto di Grant e Candussi, ma Verona si è inceppata in attacco e Ravenna ne approfitta con una tripla che accorcia ulteriormente le distanze. Fallo dopo fallo, tiro libero dopo tiro libero Berdini e compagni tornato a -1 a metà del secondo quarto. La gara vive di fiammate, con Oxilia che con un tapin vincente porta addirittura in vantaggio i romagnoli, tramortiti all’inizio dalla Scaligera ma poi bravi a rientrare velocemente in partita. A questo punto la partita è più equilibrata, si gioca punto a punto, la Tezenis alza il ritmo in difesa e capitan Rosselli fa sentire tutto il peso della propria esperienza nel pitturato. La Scaligera rimette avanti il muso nel punteggio, ma la gara ora è durissima. A un minuto dall’intervallo lungo è 45-45. Rosselli e Caroti a quel punto, su una rimessa laterale, s’inventano un canestro favoloso che chiude la prima parte della gara sul 47-45.
Al ritorno dall’intervallo e a campi invertiti Anderson, Cinciarini e Rosselli si danno subito da fare dalla linea dei tre punti. Sono molti gli errori in attacco, ma il numero 5 ravennate Cinciarini continua a segnare dalla lunghissima distanza (saranno 26 alla fine i suoi punti), con percentuali fantascientifiche. Poi ci pensa Tilghman a siglare il nuovo pari sul 55-55. A quel punto Verona-Ravenna diventa anche una sfida fra i due trentottenni Rosselli (autore di 23 punti) e Cinciarini, top scorer dei rispettivi team. Nel frattempo Caroti comincia finalmente a carburare e a mettere dentro qualche “bomba”. Con gli americani meno lucidi di altre volte in attacco, sotto canestro per fortuna ci pensa Pini a farsi rispettare e a prendere rimbalzi vitali e a infiammare l’Agsm Forum. Poi Udom prima sigla una tripla e poi si prende un fallo sotto-canestro per il +8 a due minuti dalla fine del terzo quarto, 71-63. La Scaligera, però, a quel punto non segna più e Ravenna si fa sotto fino al 71-66 finale della terza frazione.
L’ultimo quarto di gioco inizia con Ravenna particolarmente aggressiva in difesa, ma anche Verona non è da meno, con Pini in particolare che ancora una volta fa “sentire” il fisico e ferma chiunque passi dalle sue zone con una difesa strenua del “fortino”. Non si segna, da una parte e dall’altra per oltre quattro minuti fino a quando Sullivan mette da sotto il -3 per la capolista, subito respinta da Johnson, con analoga azione. La Scaligera a quattro minuti dalla fine conserva un margine di 4 punti da gestire nel finale di gara. Il tempo scorre, manca sempre meno alla sirena finale e Verona grazie allo stesso Pini e Johnson raddoppia il vantaggio portandosi sul 77-69. A quel punto Ravenna deve dare il tutto per tutto. Tilghman si prende un fallo un po’ ingenuo da Caroti e va in lunetta quando mancano due minuti e subito dopo Sullivan ruba il pallone a Anderson per la schiacciata in solitaria del -4. Ancora Tilghman da tre nell’azione successiva e Ravenna a quel punto si ritrova a un solo punto dalla Scaligera. Si moltiplicano i falli e si va spesso in lunetta. Johnson non sbaglia, così come Tilghman, salito in cattedra nell’ultimo quarto di gara. Ancora -1 a un minuto dalla fine, -1 che non si schioda fino a quando, a 9 secondi dalla fine, Anderson si guadagna due tiri dalla lunetta, che dopo il time-out richiesto dall’allenatore di Ravenna ha la freddezza di realizzare per un rassicurante +3. Gli ospiti sono costretti a questo punto a una giocata da fuori il perimetro per portare la contesa ai supplementari. La palla va ovviamente a Cinciarini che si libera per il tiro, ma lo sbaglia, mandando il popolo gialloblù in visibilio. La capolista, esattamente come all’andata a domicilio, è stata battuta anche al ritorno: 81-78 il risultato finale.
(nella foto Guido Rosselli)
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