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Serata sinistra per il Chievo: vince 0-3 la Roma

Due gol nei primi 18 minuti con El Shaarawy e Dzeko, terza segnatura con Kolarov al 55': tutte e tre le reti segnate col sinistro e, se non bastasse, un palo e una traversa nel secondo tempo. Netta vittoria esterna della Roma contro un Chievo che ha comunque lottato e avrebbe meritato almeno il gol della bandiera. Buon esordio del nuovo acquisto Schelotto.

Serata sinistra per il Chievo: vince 0-3 la Roma

Una sfida impari quella tra Chievo e Roma: troppa la differenza in campo. E la Maggica l’ha risolta a proprio favore senza troppi patemi d’animo: al 18’ era già sullo 0-2, ha lasciato sfogare i gialloblù nel primo tempo, e poco dopo il rientro in campo per la ripresa ha sigillato il match con uno 0-3 che non lasciava più speranze agli uomini di Di Carlo, pure decimati dagli infortuni. E come se non bastasse, un paio di interventi decisivi di Sorrentino, una traversa di Dzeko (migliore in campo) e un palo di El Shaarawy avrebbero potuto rendere il risultato ancora più rotondo. Una curiosità: tutti e tre i gol sono stati realizzati col piede mancino, a dire di una serata... davvero sinistra per il Chievo.

Che dire degli uomini di Di Carlo? Al di là della superiorità degli avversari, i primi due gol sono stati frutto di errori difensivi: sul primo i due centrali sono stati molli nel contrastare El Shaarawy che al 9’, liberatosi a centro area, raccoglie una verticalizzazione di testa di Nzonzi e da posizione defilata sulla destra, con un sinistro liftato supera Sorrentino un po’ incerto nell’uscita, anche per colpa dei difensori: insomma, bravo l’italo-egiziano, ma il mezzo pasticcio clivense lo ha favorito. Idem con patate sul raddoppio 9 minuti dopo: che ci fa Hetemaj a marcare un marpione come Dzeko, abilissimo a dribblare sul fondo il proprio marcatore, a spostarsi il pallone sul sinistro e a fulminare Sorrentino in diagonale? Allo 0-2 il Chievo ha reagito lottando, spingendosi in avanti a pieno organico, ma ha trovato il muro romanista: è stato il caso del sinistro di Barba su contropiede gialloblù, murato da Fazio, come pure Marcano a smorzare una mezza girata di uno Stepinski oggi molto voglioso ma altrettanto fumoso. Non da meno il compagno di reparto Djordjevic che, da ex laziale, aveva una voglia matta che tale è rimasta, vuoi per imprecisione, vuoi per un paio fuorigioco (ma in entrambi i casi Mirante aveva respinto). Resta un sinistro rasoterra dell’attaccante serbo, deviato in angolo dal portiere (23’); un suo sinistro alto dal limite, dopo essersi liberato al tiro (34’); un sinistro a mezza altezza da fuori di Dioussè (uno che il destro lo usa solo per camminare), bloccato facilmente in presa al 40’. La Roma è tornata a farsi viva sul finire della prima frazione di gioco al 44’ con un colpo di testa dell’impalpabile Schick posizionato a centro area, ma con la palla terminata a lato, e al 46’ con un colpo di testa di Dzeko su angolo di Kolarov e pallone poco lontano dal palo alla destra di Sorrentino. Il Chievo al 29’ aveva dovuto sostituire l’infortunato Frey con Depaoli.

Nella ripresa dopo l’ennesimo off-side di Djordjevic imbeccato da Giaccherini (ma la sua girata di sinistro era stata comunque respinta dall’estremo difensore), la Roma metteva il sigillo all’incontro con un magistrale contropiede condotto da El-Shaarawy, rifinito da Dzeko per l’accorrente Kolarov che col sinistro in diagonale appena dentro l’area sulla sua fascia di pertinenza infilava per la terza volta alle spalle di Sorrentino. Al 56’ era bravo Fazio ad anticipare Djordjevic nel duello aereo e dieci minuti dopo era decisivo Sorrentino in tre occasioni romaniste in altrettanti minuti: prima in tuffo respingeva un destro di Fazio; quindi mandava in angolo un sinistro di Dzeko; poi bloccava in tuffo un sinistro dal limite dell’attaccante bosniaco. Nel Chievo entravano al 58’ Piazon (assai modesta la sua prova) per Hetemaj e lo scalpitante Schelotto (buono il suo impatto sul match) a rilevare l’infortunato Depaoli al 72’. Nella Roma Florenzi rilevava Schick (58’), il rientrante De Rossi il baby Zaniolo (76’) mentre Kluivert rilevava El Shaarawy (autentica bestia nera del Chievo). La partita diceva di una ripartenza del Chievo con Schelotto ma il cross di Giaccherini da sinistra terminava sul fondo, quindi una traversa di Dzeko colpita con un diagonale di sinistro da dentro l’area su azione di contropiede (77’) e un palo di El Shaarawy di destro (83’). Poi ancora un destro di Schelotto parato a terra da mirante e un tentativo dal limite di Leris di poco alto.

Detto di Dzeko ed El Shaarawy migliori in campo per la Roma (ma ottimi anche Kolarov, Mirante e i centrali di difesa) e di Schick rivedibile, per il Chievo la palma del migliore va a Giaccherini che è comunque sempre l’ispiratore del gioco d’attacco gialloblù, mentre tra i peggiori (nell’ampia scelta) indico Hetemaj e Rossettini che forse anche stanotte si sogneranno Dzeko ed El Shaarawy.

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