Chievo sconfitto di rigore e la B si avvicina
Altra sconfitta per il Chievo che torna da Udine sconfitto per 1-0 grazie al gol di Teodorczyk all'85' che ribatte in rete la respinta di Sorrentino sul (dubbio) rigore da lui stesso conquistato per fallo di Djordjevic e concesso da Valeri dopo lungo consulto del Var
Diciamolo subito: un pareggio non avrebbe cambiato granché le cose, però sarebbe stato il risultato più giusto per quanto visto oggi in campo… e non è stato molto. Quindi rode assai il fatto che la quattordicesima sconfitta del Chievo sia arrivata del tutto immeritata al termine di una partita certamente combattuta, ma non bella e su un rigore assai dubbio concesso da Valeri dopo lungo consulto del Var per un fallo… di confusione, come ne avvengono tanti in una gara. Un arbitro che ha diretto male una gara dagli scarsi contenuti tecnici, piuttosto fallosa, ma certo non cattiva come invece i nove cartellini gialli lascerebbero intendere. La sottile sensazione è che, nel dubbio, tanto valga punire il Chievo che ormai ha un piede e mezzo in Serie B (la salvezza è ora a 12 punti!). Chievo che ha avuto le sue occasioni (9 tiri nello specchio contro 7 dei padroni di casa) ma non è stato abile a sfruttarle, vuoi per un paio di begli interventi del portiere Musso, vuoi per la scelta piuttosto inconsueta del tiro da lontano (soprattutto nel primo tempo sembrava una partita di tamburello: tira tu che tiro anch'io), vuoi per l'imprecisione degli "attaccanti" (il colpo di testa di Depaoli al 3' mandato fuori grida ancora vendetta, come pure il sinistro sotto misura di Meggiorini deviato di piede in angolo dal portiere e la doppia deviazione consecutiva del portiere bianconero e di un difensore all'80').
Va detto che anche l'Udinese è andata vicino alla segnatura con un palo colpito dall'olandese Nuytinck al 9' del primo tempo su un siluro di sinistro dai 30 metri, come pure Sorrentino ha compiuto un miracolo al 74' deviando in angolo un destro da fuori di Fofana. Per non dire che l'estremo difensore gialloblù (oggi il migliore dei suoi) il rigore del polacco Teodorczyk - entrato all'82' per rilevare Opoku - l'aveva bravamente deviato, purtroppo non in modo tale da impedire la ribattuta in rete dell'attaccante dal nome impossibile.
La scelta di Di Carlo di schierare inizialmente un centrocampo di lotta piuttosto che di impostazione (con Rigoni, Hetemaj e Leris) non ha recato giovamento alle isolate punte Stepinski e Djordjevic, servite poco e male anche per la scarsa vena di Giaccherini (che, ammonito, salterà la prossima gara interna contro il Genoa al pari di Depaoli). Un po' di vivacità si è avuta solo con l'inserimento a metà ripresa di Meggiorini e Schelotto al posto di Stepinski e Leris.
Tra le (poche) note positive si è rivisto in campo dopo una vita (per soli sei minuti) Pucciarelli: insomma, si sta raschiando il fondo del barile, sinora invano peraltro.
Detto di Sorrentino migliore del Chievo e di Musso, De Paul e Teodorczyk (ha fatto più lui in 13 minuti, ammonizione compresa, di tanti altri suoi compagni in 96') per l'Udinese, tra i peggiori mettiamo Depaoli, Jaroszynski e Djordjevic tra i gialloblù e Lasagna e Okaka per l'Udinese, oltre a Valeri, naturalmente.
(nella foto di Alberto Fraccaroli il portiere del Chievo Stefano Sorrentino)
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