Non basta Caceres a bloccare la Juve
Vince per 3-1 la Vecchia Signora sul campo del Bentegodi, ma non è stata una passeggiata. In vantaggio dopo 6' con Matuidi, viene raggiunta da uno splendido gol di Caceres al 58', ma dopo 13' si scatena Dybala che in cinque minuti realizza la doppietta decisiva. E il 6 gennaio l'Hellas affronterà in trasferta la capolista Napoli.
La Juventus e il Napoli provano la fuga sulle inseguitrici al termine del girone di andata del massimo campionato. È questo il responso che scaturisce anche dalla gara che la formazione bianconera ha vinto con merito al Bentegodi per 3-1 contro l'Hellas Verona. Ma non è stata una passeggiata per Higuain e compagni. Il Verona dal canto suo ce l'ha messa tutta, ha saputo attendere l'occasione giusta per pervenire al pareggio ma alla distanza la classe sopraffina di Paul Dybala è emersa prepotente e per gli uomini di Pecchia (privi di Cerci e Fares e con Pazzini ancora una volta non nell'undici titolare) non c'è stato nulla da fare. Troppo il divario tecnico in campo testimoniato dal 67% di possesso palla bianconero e dai 17 tiri totali (8 nello specchio) contro 3 (nello specchio solo il gol di Caceres).
La Juve ha messo al sicuro il risultato dopo soli sei minuti. Higuain dal vertice destro dell'area di rigore scaligera lasciava partire un destro che si stampava sul palo alla sinstra di Nicolas. Il pallone rimbalzava sul vertice opposto dove Matuidi anticipava Mandzukic e di sinistro scagliava il tiro che rimbalzava beffardo davanti all'estremo difensore gialloblù prima di infilarsi in rete. La reazione dell'Hellas arrivava al 28' quando Verde con un diagonale da fuori area sfiorava l'incrocio dei pali. Al 39' il Pipita aveva sui piedi una ghiottissima occasione per mettere al sicuro il risultato quando al limite dell'area piccola, praticamente solo, considerando che Buchel era scivolato davanti a lui, tirava addosso a Nicolas comunque reattivo.
Se il primo tempo era stato tutt'altro che esaltante, ben diversa sarebbe stata la ripresa che iniziava con un cambio: Allegri inseriva Bernardeschi al posto di Betancour che sin lì non aveva fatto nulla per farsi notare. E l'ex viola ci provava subito ma il suo destro rasoterra dal limite veniva bloccato da Nicolas. Al 58' il Verona pareggiava. Passaggio corto della Juve sulla propria tre quarti, si inseriva l'ex Caceres che avanzava e dai 25 metri lasciava partire un destro che si infilava nell'angolino alla destra di Szeczesny. E due minuti dopo l'Hellas avrebbe potuto passare in vantaggio grazie a una fuga solitaria di Kean (notevole l'impegno del giovane di proprietà juventina) recuperata con qualche affanno dai centrali bianconeri. Dopo un colpo di testa di Mandzukic finito fuori di poco (66'), iniziava lo show di Dybala, rimasto sin lì in verità piuttosto in ombra. Al 71' Lichtsteiner sulla destra quasi sul fondo, vanamente contrastato da Caceres crossava a centro area dove Dybala infilava con un destro in diagonale. E cinque minuti dopo il capolavoro della Joya: prendeva palla sulla tre quarti d'attacco, tre dribbling ubriacanti e diagonale vincente di destro alle spalle di Nicolas. Gol, set e partita, si direbbe nel tennis. Seguivano le sostituzioni (Barzagli per Lichesteiner infortunatosi nell'azione dell'1-2; Pazzini per Caceres; Franco Zuculini per Kean, Marchisio per Mandzukic, Calvano per Bessa) e qualche altra opportunità per la Juve con Dybala, Bernardeschi e un gol su punizione dalla fascia destra annullato per fuorigioco di Higuain davanti alla porta e quindi in posizione influente.
Nel Verona la palma del migliore a Caceres, mentre ha faticato moltissimo Ferrari. La salvezza rimane a due punti, viste le sconfitte di Crotone e Spal e sabato prossimo alle 15 l'Hellas sarà di scena nella proibitiva trasferta al San Paolo di Napoli.
