L'Hellas ribalta la capolista: 2-1 alla Juve

Una vittoria che resterà negli annali quella ottenuta dall’Hellas al Bentegodi contro la capolista Juventus che nelle prime 22 giornate aveva subito solo due sconfitte. Un successo ottenuto in rimonta al termine di una partita – la terza in sei giorni per gli uomini di Juric – giocata alla pari, senza timori reverenziali, con un pressing altissimo per quasi tutto il primo tempo. Una volta subito il gol del fenomeno Ronaldo (al decimo centro consecutivo, record nella Juventus) la formazione di casa non si è scomposta ma prima ha ottenuto il pareggio con un Borini dirompente, oggi schierato come terminale offensivo (e forse al Milan qualcuno si sta già mangiando le mani), quindi la vittoria con un rigore concesso per un fallo di mano di Bonucci che in elevazione deviava il pallone appena colpito di testa da Kumbulla e destinato, dopo la deviazione di Szczesny, a scheggiare la traversa. Il Var interveniva, l’arbitro Massa (fin lì non del tutto convincente, indovinate perché?) andava a vedere il video e decretava il rigore trasformato con un destro ad aprire dal neoentrato Pazzini che infilava Szczesny e faceva venir giù il Bentegodi.

Una partita dai due volti con il Verona, che schierava Amrabat (che partita la sua!) al rientro dopo la squalifica al posto di Verre, a menare le danze per buona parte del primo tempo, mentre la Juve, con Douglas Costa e Rabiot titolari e Dybala in panchina, prendeva il sopravvento nella seconda parte di gara.

Al 10’ era comunque il Verona a impensierire il portiere juventino: il destro di Faraoni da posizione defilata costringeva Szczesny a deviare sopra la traversa; sull’angolo, sinistro al volo di Pessina e davanti alla porta Rrahmani deviava ma non nello specchio della porta. Dopo una conclusione pretestuosa da centrocampo di Bonucci (15’) e un diagonale di Borini (18’) di poco a lato, al 19’ Douglas Costa fuggiva da metà campo e al limite dell’area scoccava un sinistro che colpiva la traversa. Al 21’ veniva annullato un gol all’Hellas per intervento del Var: punizione dalla sinistra di Veloso, testa di Kumbulla, il portiere toccava senza trattenere e la sfera finiva in rete, ma il giovane difensore gialloblù era con una piccola parte del corpo più avanti dei suoi marcatori e quindi il gol veniva annullato. Dopo una punizione di Douglas Costa dalla destra respinta con i pugni da Silvestri (26’), Zaccagni scaricava a destra per l’accorrente Faraoni il cui diagonale terminava a lato alla destra di Szczesny (30’). Al 36’ Cristiano Ronaldo lasciava partire un destro rasoterra che lemme lemme andava a stamparsi sul palo alla sinistra di Silvestri. Ci provava ancora col destro CR7 al 41’ con palla a fil di palo e poi al 43’ di testa a centro area su cross di esterno sinistro di Douglas Costa. Tre tiri nello specchio della Juve, contro uno solo dell’Hellas nella prima frazione di gioco.

Nella ripresa gli uomini di Sarri alzavano il baricentro e al 51’ protestavano per un tiro di Higuain (una delle poche cose degne di nota dell’argentino) deviato col braccio da Gunter, ma Massa faceva proseguire. Così pure l’Hellas protestava per un intervento in area di Quadrado su Zaccagni, ma anche qui l’arbitro non sentiva ragioni e la conclusione di Pessina era murata dallo stinco di Bonucci. Prime sostituzioni: Verre per Veloso nell’Hellas, Dybala per Higuain nella Juve. Il Verona ci provava ancora con l’inesauribile Borini ma il su sinistro da posizione defilata veniva respinto da Szczesny. Al 65’ la Juve passava: triangolazione a centrocampo tra CR7 e Dybala, Ronaldo si involava affiancato vanamente da Rrahmani e al limite dell’area lasciava partire un destro rasoterra in diagonale che, forse deviato dal difensore, si insaccava nell’angolino basso alla destra di Silvestri. Due minuti dopo CR7 ci provava ancora ma il suo sinistro dopo un rimpallo veniva deviato in angolo. Al 70’ Juric inseriva colui che sarebbe stato the man of the match, Giampaolo Pazzini al posto di Zaccagni e dopo due minuti il centravanti si avvitava in area e colpiva di testa, ma la conclusione centrale era bloccata a terra dal portiere. Al 72’ Ramsey rilevava Douglas Costa e al 76’ l’Hellas pareggiava: Borini si inseriva sulla sinistra intercettando un appoggio sbagliato in equilibrio precario di Pianic a de Ligt e con un destro a giro l’ex milanista infilava Szczesny sul secondo palo. Tutto da rifare per la capolista, ma l’Hellas non si accontentava dell’ennesimo pareggio. Dopo l’inserimento dell’esordiente Dimarco per l’esausto Lazovic, all’80’Amrabat dava un pallone filtrante per Faraoni ma Szczesny era in anticipo. Sarri inseriva De Sciglio per l’evanescente Bentancour, ma era ancora l’Hellas ad andare vicino al gol: all’83’ torre di Pazzini per Borini, conclusione murata in angolo da Bonucci. Sul tiro dalla bandierina l’episodio già raccontato che portava al rigore. La Juve ci provava fino al 96’ ma il risultato rimaneva sul 2-1.

Due ammoniti nell’Hellas (Lazovic e Pessina), tre nella Juve (Bonucci, Alex Sandro e Dybala).

Per il Verona migliori in campo sono stati, in rigoroso ordine alfabetico, Amrabat, Borini, Faraoni, Kumbulla. Peccato Rrahmani per essersi fatto sfuggire Ronaldo in occasione del gol. Per la Juve Ronaldo migliore in campo, mentre ha deluso il centrocampo (Bentancour, Pjanic e Rabiot)

Con questa vittoria il Verona, neopromosso dalla B, si porta al sesto posto a quota 34 punti, in piena lotta per l’Europa League, mentre la Juve potrebbe essere raggiunta domani sera in vetta dall’Inter in caso di vittoria nel derby. La prossima partita vedrà il Verona in trasferta a Udine, mentre la Juve sarà impegnata in casa col Brescia.

(Giampaolo Pazzini colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)