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La Juve suona la nona all'Hellas: 0-1

di ALBERTO MARGONI

Vittoria di misura della Juventus contro un Hellas combattivo ma incapace di segnare. Rete al 60' di Kean. Proteste per un fallo di mano in area di Danilo e per un rigore prima assegnato poi revocato da Di Bello dopo visione della Var. Espulso Alex Sandro al 92'

La Juve suona la nona all'Hellas: 0-1

Nona sconfitta consecutiva per l’Hellas, battuto in casa da una Juventus tutt’altro che trascendentale ma capace di capitalizzare uno dei tre tiri effettuati nello specchio della porta difesa da Montipò in 96 minuti di gioco. È il 60’, Hongla dal limite ha da poco scagliato un piattone di destro sopra la traversa e sulla ripartenza con un paio di verticalizzazioni la Vecchia Signora arriva alla conclusione vincente: da Rabiot per Kean che si accentra saltando Dawidowicz, sinistro deviato dallo stesso difensore che inganna Montipò e si insacca a mezza altezza alla sinistra del portiere. Sarà questo l’unico tiro scagliato dalle due squadre nello specchio della porta in tutto il secondo tempo, per dire il livello della partita. Certamente molto combattuta ma senza grandi occasioni da gol.

Bocchetti le prova tutte e schiera all’inizio una formazione a tre punte con Kallon, Djuric e Lasagna; Hien, Dawidowicz e Ceccherini formano il blocco difensivo, con Doig, Hongla Sulemana e Terracciano a centrocampo. Si rivedono in panchina Ilic e Lazovic. Nella Juve Perin in porta e Milik e Kean la coppia di attaccanti, con Fagioli e Locatelli in mezzo al campo. Parte forte l’Hellas: al 3’ su azione d’angolo, tiro da fuori con il collo esterno destro di Sulemana, palla fuori di poco alla sinistra di Perin. Al 6’ il primo giallo della partita viene mostrato da Di Bello a Bonucci. Al 16’ la prima conclusione nello specchio è del Verona: sinistro da fuori di Lasagna, blocca Perin sotto la traversa. Passa un minuto e l’Hellas va in veloce contropiede: da Kallon lancio per Lasagna sulla trequarti, palla al centro per Djuric anticipato all’ultimo da Danilo. Al 22’ si vedono i bianconeri: lancio per Milik che stoppa ma il suo sinistro dal limite è centrale, blocca Montipò. Alla mezz’ora ci prova Fagioli con un destro da fuori, palla molto alta. Al 35’ Hongla, destro debole, nessun problema per Perin. Passano tre minuti e ci prova Locatelli con un destro a giro da fuori, Montipò si tuffa e mette in angolo. Sul conseguente corner ci prova Bremer al volo, palla altissima. Ancora Hongla di sinistro al 41’ ma ancora una volta il tiro è debole e fuori dallo specchio della porta. Al 44’ Sulemana sbaglia la conclusione da ottima posizione ma era in fuorigioco. Nell’unico minuto di recupero concesso da registrare un cross di Kostic da sinistra, Montipò in uscita abbranca e blocca. Primo tempo equilibrato, due tiri in porta per parte, anche se il Verona si è fatto preferire per intensità ma non per precisione nelle conclusioni (vero Hongla?).

Anche a inizio ripresa il Verona ha subito una grossa occasione: punizione dalla fascia sinistra, Dawidowicz inseritosi all’altezza del secondo palo colpisce male e la palla esce. Al 49’ Kean viene contrato in area da Hien, palla in angolo. Al 52’ girata di Dawidowicz a centro area susseguente a calcio di punizione, palla a lato. Giallo per il difensore polacco al 55’ e anche per Djuric due minuti dopo. Al 60’, come raccontato, la Juve passa. Subito dopo primi cambi operati da Allegri: Miretti per Fagioli e Paredes per Locatelli. Al 64’ destro di Lasagna dal basso verso l’alto, troppo alto. Altri cambi: Veloso per Sulemana e Lazovic per Doig; Di Maria per Kean; Verdi per Kallon. Proteste gialloblù per un nettissimo fallo di mano di Danilo in area, ma era in caduta e quindi l’arbitro non fischia. Dopo il giallo a Veloso, Gunter ed Henry prendono il posto di Dawidowicz e Djuric, così pure Alex Sandro rileva Cuadrado. Al minuto 80 su calcio d’angolo, spizzata di testa di Ceccherini palla alta. Dopo il giallo ad Alex Sandro, all’83’ l’arbitro fischia il rigore per fallo di Bonucci su Verdi, ma dopo la visione della Var lo revoca: entrambi avevano il piede alto nell’azione svoltasi poco dentro l’area. Al 90’ ci prova Di Maria di collo esterno sinistro da posizione decentrata, palla a lato. Vengono assegnati 5 minuti di recupero. L’Hellas le prova tutte: al 91’ cross di Ceccherini da sinistra, Henry colpisce male di testa. Passa un minuto e Lasagna si invola, prima di entrare in area viene fermato fallosamente da Alex Sandro: per lui rosso diretto (ultimo uomo) e Juve in dieci. Sulla conseguente punizione dal limite, la conclusione di Verdi supera barriera e traversa. C’è ancora spazio per una conclusione di Di Maria dal limite, con palla alta e per un destro di Verdi dai 18 metri ma la mira imprecisa.

La Juve vince sudando le sette camicie e in questo modo agguanta il quarto posto in classifica. Per il Verona combattivo, sfortunato, polemico ma anche poco preciso nelle conclusioni, continua l’agonia e la salvezza si allontana sempre più: ora è a 5 punti. Domenica ancora in casa si giocherà il tutto per tutto contro lo Spezia per continuare a sperare, prima della lunga pausa per i Mondiali.

I migliori: nel Verona Lasagna, nella Juve Kean. Peggiori: Djuric e Alex Sandro.

(nella foto di Alberto Fraccaroli la curva dell'Hellas che ha sostenuto i gialloblù per tutto il match)

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