Brutto ko per l'Hellas di Coppa: 1-4 Bari
di ALBERTO MARGONI
Dura mezz'ora il Verona di Coppa Italia contro il Bari. In vantaggio al 16' con Lasagna, si fa rimontare al 30' da Folorunsho e al 44' da Cheddira. Nella ripresa ancora in rete i pugliesi al 53' su rigore con il giocatore italo-marocchino, autentico mattatore del match, che segna pure al 78'. Palo di Henry al 55'. Espulso Faraoni
L’Hellas è ancora un cantiere, con il calciomercato aperto che lascia presagire ulteriori novità, che i tifosi auspicano non solo sul fronte delle uscite (vedi alla voce Simeone e Barak, ma si parla anche di Ilic). Fatto sta che, a otto giorni dalla prima di campionato in programma a Ferragosto sempre in casa contro il Napoli, c’è ancora moltissimo lavoro da fare per mister Cioffi.
La prima delle partite che contano, in casa contro il Bari neopromosso in Serie B nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia, è stata alquanto deludente sul piano del risultato, del gioco e anche su quello della tenuta fisica. Il Verona (privo di Simeone, con Barak e Veloso inizialmente in panchina) è passato in vantaggio al 16’ con Lasagna che da centro area con una conclusione liftata a mezza altezza ha depositato il pallone in rete, concretizzando una respinta del portiere Caprile su colpo di testa di Henry. Era stato lo stesso attaccante mantovano al 5’, solo in area, a scoccare il sinistro, trovando la respinta del portiere barese, nato a Verona e cresciuto nelle giovanili del Chievo. La partita sembrava ben avviata per i padroni di casa ma dopo mezz’ora gli ospiti sono pervenuti al pareggio: cross di Cheddira dal fondo sulla destra, Montipò respinge di piede, colpo di testa di Folorunsho a centro area e palla nel sacco. Il Bari ci crede e Ricci da fuori impegna l’estremo difensore gialloblù in una difficile parata in tuffo. La reazione dell’Hellas (costretto a far entrare al 25’ Magnani al posto di Ceccherini) è poca cosa: un destro di Hongla da fuori, bloccato senza problemi dal portiere dei Galletti in presa bassa. Al 44’ gli ospiti passano: azione veloce, palla da Benedetti a Cheddira dentro l’area in posizione centrale, dribbling secco su Gunter, destro rasoterra e palla nel sacco. Nel primo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Baroni di Firenze, Lasagna a centro area conclude col destro al volo addosso al portiere. Ma è ancora il Bari a rendersi pericoloso con un destro da fuori di Maita, Montipò in tuffo devia in angolo, l’arbitro fischia la fine del primo tempo e quindi niente corner.
A inizio ripresa Cioffi toglie Magnani per inserire Amione. Dopo il giallo a Lazovic, Cheddira (un iradiddio) tira di destro da posizione defilata, Montipò si rifugia in angolo. Il Verona non ha nessuno che ispira l’azione per vie centrali e quindi si affida alle fasce. Al 49’ cross da sinistra di Lazovic sul fronte opposto in area, sinistro a giro rasoterra di Faraoni – una sorta di colpo di biliardo – deviato dal portiere in corner. Al 52’ Maita si incunea in area, Hongla da dietro lo atterra, rigore netto. Sul dischetto va Walid Cheddira (24enne nato a Loreto, di origine marocchina) che spiazza Montipò con la sfera che si infila nell’angolino alla destra del portiere: 1-3. La reazione gialloblù si concretizza in un bel sinistro di Henry dal limite, deviato sul palo e poi in corner dall’ottimo Caprile. Al 60’ Piccoli rileva Henry, mentre Bellomo prende il posto di Cangiano. Al 69’ l’Hellas resta in dieci. Brutto e inutile fallo a centrocampo di Faraoni su Botta, il direttore di gara estrae prima il giallo, poi il rosso. Perso per perso, Cioffi inserisce Djuric per Lasagna e Barak per Tameze, mentre Mignani toglie Benedetti e Di Cesare (ammonito nel primo tempo) dando spazio a Maiello e Gigliotti. Al 78’ arriva il gol del definitivo 1-4: cross dalla sinistra di Bellomo, palla in area sulla destra, tiro di Maita, respinge Montipò, ancora Cheddira a centro area vince il contrasto con Gunter e di destro insacca. All’82’ tiro centrale di Maita, blocca Montipò. Dopo l’ammonizione di Bellomo c’è spazio anche per Mallamo e Bosisio al posto di Cheddira e Maita. Al 90’ esatto arriva il fischio di chiusura della partita e dell’incubo per i gialloblù.
Per il Verona una partita da dimenticare in fretta, cercando di porre rimedio a una difesa che incassa troppi gol (oggi Gunter inguardabile), un centrocampo che fa poco filtro e non ispira (Hongla, Tameze e Ilic sottotono), e un attacco volenteroso con Lasagna migliore dei gialloblù. Gli ingressi di Barak, Djuric e Piccoli si sono rivelati inefficaci.
Tra gli ospiti, che hanno meritato il successo, Cheddira è stata una bella rivelazione, così come Elia Caprile (21 anni tra poche settimane) è un portiere del quale sentiremo parlare. Molto buona anche la prova di Maita.
(Kevin Lasagna nella foto di Gianluigi Rossi)
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