I rigori della Coppa si abbattono sul Chievo

Non ha mai avuto grandi exploit in Coppa Italia il Chievo. E anche quest’anno conferma una certa idiosincrasia verso la manifestazione nazionale. Prima partita e subito fuori davanti al proprio pubblico (pur nel limite di mille spettatori) contro una squadra, il Catanzaro, di categoria inferiore ma formata da giocatori di esperienza. La vittoria per i calabresi è arrivata ai rigori (7-8; tempi regolamentari conclusi sull’1-1), ma i gialloblù di casa non sono stati capaci di sfruttare i 45 minuti con l’uomo in più, vista l’espulsione diretta di Riggio al 78’, compensata da quella di Cotali per somma di ammonizioni al 118’. Un Chievo che ha sprecato molto (soprattutto con il giovane montenegrino Grubac), peccando – come al solito – in fase conclusiva. I calabresi hanno fatto la loro onesta partita, difendendosi in dieci uomini quando sono rimasti con l’uomo in meno, ma senza mai subire particolari affanni in difesa.

Aglietti inizialmente schiera una formazione con alcune seconde linee, ma anche con Obi e Garritano. Tra i pali si rivede Seculin, mentre De Luca e Fabbro sono la coppia d’attacco. Arbitra Meraviglia di Pistoia. Al 3’ occasionissima per il Chievo con Martinelli che perde palla sulla propria tre quarti, De Luca fugge ma cincischia e solo davanti al portiere si fa recuperare. Il Catanzaro guidato in panchina da Antonio Calabro ci prova al 6’ con Curiale dalla distanza, palla a lato, e un minuto dopo con un destro pericoloso di Casoli dai 25 metri che rimbalza davanti a Seculin che devia in angolo. Dopo una girata di sinistro al volo di Morsay dal limite, con palla alta, al 26’ il centrocampista svedese si inserisce in area e spara un destro centrale e rasoterra, nessun problema per Branduani che si tuffa e blocca. Dopo il giallo a Fabbro, al 35’ Casoli entra in area sulla sinistra e il suo diagonale è respinto in tuffo dal portiere clivense. Al 40’ il gol dei gialloblù: palla filtrante di Palmiero dalla fascia sinistra per De Luca che si inserisce in mezzo all’area e di sinistro insacca. Al 44’ dopo una lunga galoppata Garritano scocca il destro dal limite, palla a fil di palo. Il tempo si chiude con un colpo di testa di Fazio su azione d’angolo e palla fuori.

Nella ripresa al 54’ Carlini rileva Corapi e dopo cinque minuti la mezzala scocca un destro a giro dal vertice sinistro dell’area, deviato da Seculin in angolo. Sul corner il Catanzaro pareggia: inserimento di Martinelli che anticipa De Luca e Leverbe e insacca di testa sotto misura. Dopo il gol Aglietti effettua due cambi: Zuelli per Obi e Grubac per Fabbro. Al 63’ inizia l’antishow di Grubac (in versione sagra degli errori): cross da sinistra di Cotali, colpo di testa da pochi passi ma palla alta. Al 68’ Rigione rileva Leverbe e al 74’ entrano Pucciarelli e Mogos per Garritano e Pavlev. Al minuto 76 palla filtrante di Morsay in area per De Luca che controlla di destro ma si fa recuperare in angolo. Detto dell’espulsione di Riggio cui segue il primo giallo per Cotali, Seculin all’80’ blocca una palla vagante all’altezza del secondo palo. Il Chievo le prova tutte per non andare all’overtime: all’83’ destro diagonale rasoterra di Mogos da fuori, palla a lato. All’88’ Pucciarelli controlla in area ma il suo sinistro è centrale, blocca in presa bassa Branduani. Al 90’ Grubac si libera al tiro da posizione decentrata, palla deviata in angolo. Nel primo dei 4 minuti di recupero Il metronomo di centrocampo Palmiero sceglie la soluzione peggiore: un tiro cross bloccato in presa dal portiere. Il giovane di origini napoletane al 94’ prova il destro a giro: alto.

Si va ai supplementari e il Chievo appare più fresco, anche per aver usufruito di tutti i cinque cambi consentiti contro uno solo dei calabresi. Al 92’ tiro cross di Pucciarelli in area sulla sinistra, smanaccia Branduani. Al 96’ sinistro dalla distanza di Cotali, palla altissima. Ma l’occasionissima giunge al 99’: contropiede tre contro uno concluso da un sinistro da dimenticare di Grubac: debole e sul difensore piazzato sulla linea di porta. Dopo l’ammonizione di Casoli (104’) all’inizio del secondo tempo supplementare la palla attraversa tutta l’area di porta catanzarese, ma nessun clivense interviene. Minuto 108: su calcio d’angolo Grubac cade in area e chiede il rigore ma l’arbitro giustamente non lo concede, e neppure ammonisce l’attaccante per simulazione. I gialloblù insistono: al 109’ il destro di Palmiero in diagonale si stampa sul palo e quattro minuti dopo il suo cross viene mandato alto sopra la traversa da Grubac. Al 114’ secondo cambio per i calabresi con Bayeye al posto di Risolo. Dopo due minuti su un pasticcio difensivo, Curiale si insinua in area, sbroglia Seculin. La seconda ammonizione inferta a Cotali e la relativa espulsione è l’ultima nota del match prima dei rigori. Sbaglia al primo tiro Palmiero che si fa parare la conclusione e lo stesso fa Seculin sulla terza conclusione di Bayaye. Dopo i primi cinque tiri si va ad oltranza, fino all’errore decisivo di Illanes.

Per il Catanzaro il migliore è stato Martinelli, ampiamente riscattatosi dopo l’errore iniziale, mentre nel Chievo buone le prove di Morsay e Palmiero. Grubac al contrario di buono può annoverare solo la realizzazione dal dischetto nella lotteria dei rigori. Per il resto, uno spezzone di gara da dimenticare. Nel prossimo turno a fine ottobre il Catanzaro sarà atteso dal Genoa.

(nella foto di Alberto Fraccaroli uno sconsolato Aglietti)