Hellas meglio dopo i cambi: 1-1 a Firenze
Dopo 75 minuti di una partita bruttissima, con due rigori concessi dal mediocre Fourneau e realizzati da Veloso all'8' e da Vlahovic al 18' e pochissime altre occasioni, ma tanti falli e continue interruzioni, nell'ultimo quarto d'ora, una volta effettuati i cambi, si vede un gioco migliore ma il risultato di Fiorentina-Verona resta inchiodato sull'1-1
Una partita non certo entusiasmante quella disputata tra Fiorentina e Verona. Ritmi bassi per 75 minuti, tanti errori e tanti falli da una parte e dall’altra, e quindi molto spezzettata, con un mediocre arbitro Fourneau che assegna due rigori quando invece ce ne sarebbe stato sì e no mezzo. Certo, le giustificazioni non mancano da una parte e dall’altra per questa prestazione non certo memorabile. La Fiorentina sentiva il peso di una classifica non certo esaltante (quartultimo posto), con due punti e tre sconfitte nelle ultime cinque partite e il nuovo allenatore Prandelli che non ha ancora assaporato il gusto della vittoria da quando è tornato a guidare i viola. L’Hellas era decimato da infortuni e squalifiche, con un attacco spuntato viste le assenze di Kalinic e Favilli ai quali si è aggiunto anche Di Carmine, costringendo Juric a portare in panchina i primavera Bertini e Yaboah, con quest’ultimo che ha esordito nella massima serie. Se a questo si aggiunge la stanchezza di una formazione che non è abituata a giocare ogni tre giorni e che era reduce dalla sconfitta casalinga contro la Sampdoria, è facile comprendere che il risultato finale è sostanzialmente giusto. La fase migliore dell’incontro per il Verona è stata quella conclusiva, quando le forze fresche messe in campo da Juric al posto dei titolari si sono fatte valere, mettendo in mostra buone cose con Ilic ma soprattutto con il centrocampista di passaporto svizzero Kevin Ruegg, autore di un paio di azioni personali davvero pregevoli. L’1-1 finale è frutto più che dei meriti delle due squadre in campo, dei demeriti di Francesco Fourneau, l’arbitro della sezione di Roma 1 che oggi ne ha imbroccate davvero poche. Al 2’ Salcedo in area cade a terra. Secondo il direttore di gara è stato fermato fallosamente da Barreca in area: un fallo che deve aver visto solo lui, si direbbe vedendo le immagini, e che probabilmente non hanno individuato neppure al Var, visto che dopo cinque minuti di attesa mandano lo stesso Forneau allo schermo e, dopo aver visionato le immagini, conferma la propria decisione tra le proteste dei viola. Sul dischetto all’8’ va Veloso che con il sinistro spiazza Dragowsi: 0-1 Hellas. Dopo un colpo di testa di Vlahovic finito sopra la sbarra e un giallo a Bonaventura (graziato dal rosso un quarto d’ora più tardi), al 18’ Gunter colpisce da dietro Vlahovic collocato spalle alla porta appena dentro l’area di rigore. Un falletto come ce ne sono tanti in un incontro, ma sufficiente secondo l’arbitro a decretare il penalty. Il sinistro dello stesso centravanti serbo è centrale, ma spiazza Silvestri: 1-1. Nel primo tempo non succede praticamente null’altro di rilevante. Nel registro dei cattivi finiscono Dimarco e Ceccherini e per il resto è una partita spigolosa, con molti falli e molti errori. La cosa incredibile è il recupero decretato dall’arbitro: 4 minuti. Se fossero stati 6 o 7 nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare.
Anche la ripresa non inizia con i fuochi d’artificio. Juric lascia negli spogliatoi l’isolato Salcedo per inserire il più guizzante Colley. Dopo un sinistro di Venuti che stanno ancora cercando in curva, al 50’ Magnani rileva Gunter e sei minuti dopo il difensore centrale su punizione di Dimarco dalla sinistra, interviene all’altezza del secondo palo colpendo la sfera con la coscia e mandandola fuori. al 59’ ci prova Ambrabat da fuori su assist di Vlahovic, ma il suo destro termina altissimo. Al minuto 59 Prandelli effettua un triplice cambio: fuori Venuti, Barreca e Bonaventura, dentro Lirola, Biraghi e Callejon. Con questi innesti qualcosa di meglio si vede in casa viola, soprattutto sulle fasce. Al 67’ l’Hellas ha un’ottima occasione: Colley lancia Lazovic in contropiede, il laterale serbo entra in area ma il suo destro finisce addosso a Dragowski in uscita. Avrebbe potuto concludere meglio o tentare di dribblare il portiere. Dopo il giallo a Igor, Juric inserisce Ilic e Ruegg per Tameze e Lazovic e il Verona si fa più incisivo, al 71’ il barbuto portiere viola esce e blocca in presa alta un tiro-cross di Veloso. Al 78’ Esordio del 18enne ghanese Yeboah che rileva Zaccagni. A dieci minuti dal termine azione personale di Ruegg ma la conclusione angolata di sinistro è debole e bloccata in tuffo da Dragowski il quale, due minuti dopo, anticipa in uscita Colley lanciato da Ilic. All’84’ grandissima occasione per la Fiorentina: punizione di Biraghi dalla trequarti di attacco, torre di Pezzella sulla zona destra dell’area e Milenkovic dall’interno dell’area piccola in posizione centrale di testa indirizza a lato. C’è ancora tempo per gli ingressi di Borja Valero e Cutrone a rilevare Ribéry e Castrovilli, per l’ennesima uscita di Dragovski ad anticipare Yeboah e, all’89’, per un sinistro da fuori di Dimarco con la palla che, colpita troppo sotto, termina alta sopra la traversa. Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine.
Per la Fiorentina il migliore è stato Ambrabat, mentre il peggiore Bonaventura. Per l’Hellas ottimo l’impatto sulla gara di Ruegg, Ilic e Magnani mentre davvero sotto tono la prestazione di Salcedo e il Lazovic dei tempi migliori avrebbe probabilmente segnato il gol che invece ha mancato per il decisivo intervento del portiere.
Mercoledì sera, nell’ultima partita prima della pausa natalizia, sarà l’Inter a fare visita al Bentegodi per una partita di cartello.
(nella foto Kevin Ruegg)
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