Hellas, dov'è la vittoria?
Pareggia 1-1 il Verona nell'anticipo televisivo contro il Palermo. In un Bentegodi disertato dai tifosi gialloblù, il Verona passa al 31' con Di Carmine ma viene raggiunto dal Palermo con Rajkovic al 67' che infila indisturbato di testa su calcio d'angolo. La vittoria manca ormai da un mese.
In un Bentegodi deserto (meno di un migliaio gli spettatori presenti, tra cui 300 sostenitori palermitani, per la contestazione del tifo gialloblù che ha inscenato una civile protesta all’esterno dello stadio), sotto una pioggia battente che ha reso vieppiù pesante il terreno, il Verona non riesce ad andare oltre il pareggio contro la capolista Palermo in una gara dai molti volti. Alla fine il risultato è tutto sommato giusto, anche se non mancano le recriminazioni per la formazione scaligera.
Di Carmine al centro dell’attacco, supportato da Matos e Lee e con Pazzini in panchina, il Verona inizia guardingo e timoroso. Fino al 25’ sono gli ospiti rosanero a menare le danze con l’Hellas che a fatica supera la linea di metà campo. Ma al 25’ Matos suona la sveglia: al termine di un’azione personale sulla destra, il suo diagonale dal limite dell’area finisce di poco a lato. È il primo tiro del Verona, dopo un precedente tentativo del volitivo Lee murato da un difensore. La replica dei siciliani arriva al 27’ quando Aleesami da sinistra serve la palla in area, Trajkovski dal vertice dell’area piccola fa partire un destro di prima intenzione che Silvestri è bravo a deviare di piede. Dopo un destro a giro dello stesso attaccante macedone, l’Hellas sfrutta al meglio la grande occasione: il velocissimo Lee si smarca da par suo e al limite dell’area di rigore dà a Matos il quale serve corto sulla sinistra in area Di Carmine. L’attaccante, sin lì inesistente, si aggiusta la palla e coll’interno destro infila Brignoli sul palo opposto: 1-0 Hellas e seconda rete in campionato per l’attaccante fiorentino. Passano quattro minuti e il Verona potrebbe raddoppiare: altra discesa di Matos che arriva fino in area ma cinchischia troppo senza passare a Di Carmine sulla sinistra e l’azione sfuma. Al 39’ pericoloso sinistro di Zaccagni in area, respinto dal portiere. Al 42’ Crescenzi chiede il triangolo in area ma al momento del tiro solo davanti al portiere viene anticipato in angolo. Si va al riposo col Verona meritatamente in vantaggio: uscito fuori alla distanza, avrebbe potuto segnare anche più di un gol, sebbene dia sempre l’impressione di un gioco poco corale, lasciato più all’iniziativa dei singoli che talvolta peccano nel tener troppo il pallone. Il Palermo dopo il predominio iniziale, si è via via spento.
La ripresa inizia con un angolo dalla destra per l’Hellas, colpo di testa di Dawidowicz sul lato corto dell’area piccola, palla di poco alta. Al 61’ Salvi rileva l’esausto Rispoli e al 66’ i rosanero (stasera in maglia bianca) giungono al pareggio: Trajkovski spara un destro potente dal vertice destro dell’area di rigore e la palla viene deviata in angolo. Sul corner (il settimo e ultimo del Palermo, contro i 4 del Verona) battuto dall’attaccante macedone svetta di testa Rajkovic lasciato solo a centro area, colpisce il pallone che si infila alla destra di Silvestri: 1-1.
La partita, ben diretta da Di Paolo, da qui in avanti prosegue senza particolari sussulti, anche per la pioggia che scende con insistenza. Prosegue la girandola dei cambi (Ragusa per Matos, Laribi per Zaccagni e all’84’ Pazzini per Lee nel Verona; Puscas per Nestorovski ed Embalo per Trajkovski nel Palermo), il Verona tiene il campo con qualche fatica e il Palermo avrebbe due buone occasioni per conquistare i tre punti: prima con Moreo che a centro area, su un pasticcio dei centrali gialloblù, prova la rovesciata ma la palla finisce alta (78’), quindi con Puscas che su cross di Salvi e velo involontario di Moreo, si trova la palla praticamente sul dischetto del rigore ma non riesce a inquadrare la porta.
Dopo 3 minuti di recupero si chiude l’incontro sull’1-1, risultato giusto che rispecchia l’andamento della gara. Migliori in campo: Trajkovski per il Palermo (sempre in agguato) e Lee per il Verona (sempre volitivo, veloce e imprevedibile, finché ha avuto fiato). I peggiori: Haas (timido e con tanti errori in fase di rifinitura) e Marrone (un paio di sbandamenti difensivi potevano costare cari). Sicuramente Grosso starà ancora saldo sulla panchina, tanto più che il prossimo turno l'Hellas riposerà.
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