Cittadella stregata: 2-0 e adesso si fa dura
Sconfitta per 2-0 immeritata per il Verona al Tombolato. Vince il Cittadella con la prima doppietta in carriera dell'italo-senegalese Davide Diaw al 6' e all'80'. Per il Verona palo di Laribi all'11' e traversa di Pazzini all'85'. Domenica il ritorno al Bentegodi. L'Hellas deve vincere con almeno due gol di scarto.
Il 63% di possesso palla contro il 37%; 5 tiri nello specchio della porta contro 4; 11 corner contro 5 del Cittadella… Numeri che raccontano di una superiorità sterile del Verona, sconfitto dai granata di Venturato per 2-0 per merito di Davide Diaw, abilissimo nello sfruttare al meglio le uniche due occasioni avute. Che dire poi del palo di Laribi all’11’ e della traversa su destro al volo di Pazzini su tiro dalla bandierina, con la palla che cade al di qua della linea? Tanta sfortuna che, come si sa, aiuta gli audaci. E audace lo è stato il Cittadella che, privo degli squalificati Branca e Panico, ha iniziato forte l’incontro trovando il gol al 6’: cross di Rizzo da destra, testa di Diaw ad anticipare Empereur e palla nel sacco. La difesa gialloblù inizia un po’impallata e all’11’ Moncini scaglia un destro da fuori (una delle poche cose buone combinate dal temutissimo attaccante) impegnando Silvestri in tuffo per la deviazione in corner. La reazione del Verona si concretizza nel palo di Laribi che all’11 prende la sfera sulla trequarti, si accentra e col destro colpisce il legno alla sinistra dell’ottimo Paleari. Ed è ancora l’estremo difensore a deviare il pallone con un guizzo su colpo di testa di Colombatto al 28’. Il Verona spinge alla ricerca del pari, ma gli uomini di Venturato si difendono ottimamente. Al 30’ Paleari salva su Laribi che però è in fuorigioco. Al 37’ ci prova Matos ma il suo rasoterra dal limite, scagliato in equilibrio precario, è debole assai. L’Hellas non trova spazi e la prima frazione di gioco si chiude sull’1-0 per i locali.
In avvio di ripresa occasionissima per il Cittadella che attua uno splendido schema su punizione dai 30 metri: pallonetto di Iori sulla barriera a liberare Pasa in area ma il suo sinistro, solo solingo, finisce alto. Al 55’ ancora Paleari con un colpo di reni devia in corner un colpo di testa di Colombatto che rimbalza sul terreno erboso. Al 61’ tocco appena dentro l’area di Di Carmine (non in gran serata) ma il portiere in uscita blocca in presa il suo pallonetto. Inizia la girandola dei cambi con Buscaglia per Schenetti (67’), Lee per Laribi (73’), Pazzini per Di Carmine (76’). Al 79’ Lee entra in area sulla sinistra, il suo tocco di sinistro di punta vede il pallone parato in tuffo da Paleari sul primo palo. All’80’ giunge il raddoppio granata: palla persa a metà campo da un difensore gialloblù, contropiede del Cittadella, Silvestri in uscita respinge di piede per anticipare Moncini, sulla deviazione si avventa Diaw che dai 25 metri infila in rete di sinistro, nonostante il vano tentativo di Dawidowicz di sostituirsi al portiere. Altri cambi con Proia per Iori (82’) e Di Gaudio per Henderson (83’). L’occasionissima per il Verona arriva all’85’ quando su azione d’angolo Pazzini effettua una splendida girata di destro al volo, con la palla che si stampa sulla parte interna della traversa e poi torna in campo e il successivo tentativo di Matosa non ha buon fine. C’è spazio per la standing ovation per Diaw, alla sua prima doppietta in carriere, rilevato all’89’ da Scappini e dopo 5 minuti l’arbitro Giua di Olbia (assai poco convincente la sua prova) manda le squadre negli spogliatoi.
Il Verona ha dimostrato di avere acquisito un gioco semplice ma ordinato, palla a terra e pochi fronzoli. Purtroppo la difesa soffre ancora di qualche amnesia e Pazzini andava messo dentro prima. Fortunatamente non tutto è perduto: un 2-0 si può ancora recuperare, tenendo conto che a parità di risultato passerebbe il Verona per la miglior classifica in campionato. Domenica 2 giugno alle 21.15 al Bentegodi il match decisivo, da non fallire, che il Verona affronterà senza Colombatto, oggi ammonito e, in quanto diffidato, squalificato.
I migliori: Diaw, Paleari e Pazzini; il peggiore: Henderson.
(Giampaolo Pazzini nella foto di Alberto Fraccaroli)
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