Chievo versione Penelope: fa e disfa
Finisce 1-1 la prima partita del 2018 tra Chievo e Udinese. Tutto si decide nel primo tempo: al 9' Radovanovic porta in vantaggio i padroni di casa con un gran gol; al 15' il raddoppio di Cacciatore viene annullato per intervento del Var e al 40' l'Udinese pareggia grazie ad una fortunosa autorete di Tomovic. Secondo tempo poco spettacolare.
Un punto che interrompe la striscia negativa gialloblù, frutto di tre sconfitte consecutive e, allo stesso tempo, rompe il filotto dell'Udinese di Oddo che invece veniva da cinque vittorie di fila. Un risultato tutto sommato giusto, giunto al termine di una partita dai due volti. Nel primo tempo dominio per mezz'ora del Chievo che però, novella Penelope, fa e disfa: un bellissimo gol di Radovanovic (uno che deve avere un conto aperto con l'Udinese, visto che proprio ai friulani segno la sua precedente ed unica rete in maglia gialloblù, nel novembre 2014) vanificato da una clamorosa autorete di Tomovic. Tra i due eventi il Var ad annullare un gol di Cacciatore di testa su punizione di Birsa, per... una spalla in fuorigioco. Secondo tempo molto meno divertente, con l'Udinese più arrembante e il Chievo maggiormente guardingo.
Chievo in campo con difesa e attacco nuovi di zecca: alla collaudata coppia di laterali Cacciatore-Gobbi si aggiungeva in mezzo l'inedito duo Tomovic-Bani, che si riveleranno alla fine rispettivamente croce e delizia. E pure inedito l'attacco con la coppia Stepinski-Pucciarelli (e Inglese, infortunato, ad osservarli dalla tribuna). Il Chievo è subito sul pezzo e al 4' l'attaccante polacco costringe l'ex Bizzarri ad una parata in tuffo. Al 9' i gialloblù passano in vantaggio: Cacciatore dall'altezza del corner di destra fa partire un lob all'indietro fuori dall'area di rigore, Pucciarelli non riesce ad intervenire in acrobazia ma lì vicino a lui Radovanovic fa partire un sinistro di controbalzo che si infila all'incrocio alla destra di Bizzarri. L'Udinese, che schiera De Paul in avanti con Lasagna a sostegno, non reagisce e al 15' il Chievo segna ancora: punizione di Birsa dal vertice sinistro dell'area di rigore, palla spizzata di testa da Cacciatore che si infila alle spalle di Bizzarri. Il Var però decreta il fuorigioco, dalle immagini assai poco evidente, forse la spalla di Cacciatore davanti a tutti. Dopo mezz'ora di assoluto dominio clivense, l'Udinese viene fuori e al 40' perviene con merito inversamente proporzionale alla fortuna al pareggio. Pezzella dal fondo sulla sinistra viene lasciato andare da Cacciatore, crossa al centro e mentre Sorrentino si appresta a bloccare a terra in uscita, Tomovic lo anticipa di netto mettendoci il piedone e... la fritatta è fatta. Una volta alle scuole calcio insegnavano a chiamare la palla. Così non deve essere accaduto.
Nella ripresa il gioco si faceva più equilibrato con l'Udinese maggiormente reattiva e il Chievo più guardingo per impedire le spesso letali riparenze friulane. Al 73' il Chievo invocava il rigore per un abbraccio in area tra Widmer e Hetemaj: cadevano entrambi ma l'arbitro Chiffi di Padova lasciava proseguire. Dopo il tiro dall'angolo, contropiede velocissimo dei bianconeri che pur essendo 4 contro 2 non riuscivano a concretizzare con Bastien che all'ultimo murava Jankto. Dieci minuti più tardi sarebbe stato Tomovic a riscattarsi parzialmente dall'autorete murando il tiro del sempre temibile Lasagna (con trascorsi giovanili nel Chievo). L'Udinese cercava di vincerla, ma il Chievo, nonostante la stanchezza e i cambi in attacco (Pellissier per Stepinski, Garritano per Pucciarelli e Leris per Birsa), riusciva a portare a casa un punto che con un po' di attenzione avrebbero potuto essere tre. Tra i migliori nella squadra di casa Radovanovic, Birsa e l'esordiente Bani. Dietro la lavagna Tomovic e Pucciarelli.
Dopo la pausa del campionato il Chievo è atteso da tre confronti piuttosto complessi: Lazio in trasferta, Juventus in casa e Atalanta fuori. Ma visto il recente esito negativo con squadre che sembravano alla portata, nulla è impossibile. Di certo un po' di riposo alla truppa di Maran non potrà che fare bene, consentendo magari il recupero di qualche infortunato, in attesa di possibili sviluppi dal calciomercato, soprattutto in attacco.
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