Al Chievo l'ultima prima dello stop: 2-0 al Cosenza

Vittoria meritata per il ChievoVerona di Aglietti che con i tre punti conquistati contro il Cosenza penultimo in classifica supera l’Empoli e agguanta l’ottavo posto, l’ultimo utile per conquistare i play-off. Una partita a suo modo storica quella giocata stasera al Bentegodi senza pubblico sugli spalti, in quanto è stata l’ultima competizione sportiva disputata nel nostro Paese dopo lo stop decretato dal governo di tutti i campionati, almeno fino al 3 aprile.

Aglietti riconferma l’undici che ha ottenuto un pareggio ad Ascoli, mentre nel Cosenza mancano Bruccini e D’Orazio che hanno rifiutato la convocazione e la trasferta a Verona a causa dell’emergenza Coronavirus. La prima mezz’ora si svolge senza che i due portieri siano granché impegnati. Al 3’ Semper blocca in presa bassa un cross dalla destra. Poi al 6’ sinistro da fuori di Giaccherini, con palla altissima. Quattro minuti dopo ci prova Machach per gli ospiti ma il suo destro rasoterra da lontano termina a lato. Al 12’ bell’inserimento di Dickmann fermato fallosamente da Idda al limite dell'area di rigore. Punizione di Djordjevic che col sinistro supera la barriera ma anche la traversa. Ci provano prima Vignato (18’) sul fondo e poi Carretta (20’) ma il suo destro da fuori finisce molto alto. L’equilibrio viene rotto al 32’ da Djordjevic che al limite dell’area riceve la sfera da Segre dopo un rimpallo favorevole e fa partire un sinistro a giro che si insacca nell’angolino basso alla destra di Perina. Il Chievo avrebbe l’opportunità di chiudere il match: al 35’ Giaccherini riceve dalla destra da Vignato e da ottima posizione e con spazio libero spara un sinistro che termina a lato: era una sorta di rigore in movimento. Dopo l’ammonizione di Riviere (39’) in chiusura ci prova Vignato da fuori, ma Perina di pugno manda in angolo. Si va al riposo senza recupero.

Nella ripresa Pillon presenta Baez al posto di Riviere. Al 47’ azione insistita di Segre in area sulla destra, ma il suo pallonetto viene deviato all’ultimo sulla linea di testa da Idda. Dopo il cartellino giallo a Vignato, al 49’ Djordjevic ci prova con un destro dal limite che termina di poco fuori. Al 57’ Pillon toglie l’infortunato Schiavi e inserisce Capela. Al 62’ i calabresi hanno un’ottima occasione ma Carretta dai 15 metri spara il sinistro che però termina a lato. Non migliore la sorte per il sinistro da fuori di Lazaar. Aglietti toglie l’esausto Djordjevic e inserisce Meggiorini (73’), quindi leva un ottimo Obi che dà spazio a Di Noia (77’). Vengono ammoniti Cesar e Semper. Pierini rileva Casasola e Capela viene ammonito. Il Cosenza spinge alla ricerca del pareggio ma lo fa in maniera confusa e il vivace Carretta predica nel deserto. Dal canto suo il Chievo controlla senza troppi affanni ma non riesce a mettere il sigillo sul match. All’87’ veloce ripartenza gialloblù (oggi con la maglia a doppia nuance blu a quarti) con Meggiorini che dà a Giaccherini ma il suo sinistro al volo termina alto. Dopo una conclusione velleitaria di Machach da lontanissimo, al 92’ arriva il raddoppio: Meggiorini approfitta di un pasticcio tra Perina e Legittimo, scarta il portiere e infila a porta vuota. C’è tempo ancora per registrare l’ingresso di Karamoko al posto di Segre e al 96’ il bravo arbitro Baroni di Firenze fischia la fine.

Buona prova di tutto il Chievo, oggi brillante soprattutto in Obi, Djordjevic (il migliore), Vignato ed Esposito, autore di qualche ottimo recupero. Al solito molto generoso ma anche poco preciso Giaccherini, al quale va il meno – ma sempre sopra la sufficienza – nella pagella gialloblù. Il Cosenza globalmente non è parso granché. A sei punti dai playout, la salvezza sarebbe da considerare una vera impresa. Carretta il migliore, mentre il segno meno all’esperto Legittimo che con il suo errore ha propiziato il secondo gol.

Il prossimo turno vedrà gli uomini di Aglietti impegnati a Crotone contro la seconda in classifica. Quando? Presumibilmente il 4 aprile, Coronavirus permettendo. Chi vivrà, vedrà.

(Riccardo Meggiorini nella foto di Alberto Fraccaroli)