Un mix vintage di bizzarra genialità
Superati gli 80 anni, Renzo Arbore (a destra nella foto) si è inventato Striminzitic show. Un programma di seconda serata per Rai 2 che accompagna i telespettatori nei giorni feriali per tutto il mese di giugno...
Superati gli 80 anni, Renzo Arbore (a destra nella foto) si è inventato Striminzitic show. Un programma di seconda serata per Rai 2 che accompagna i telespettatori nei giorni feriali per tutto il mese di giugno. Dallo studio della sua abitazione a Roma, il celebre artista, autore, cantante, regista, musicista tira fuori dagli archivi i momenti più gloriosi del repertorio comico del cinema e della televisione italiana. A fargli da grande cerimoniere, come indicato nella sigla di apertura, un suo amico e compagno artistico, Gegè Telesforo (a sinistra nella foto), che seduto su di un trespolo in mezzo a una stanza ricca di cimeli e di cose bizzarre sembra voler aiutare il mattatore dello show a ricordare i tanti fatti della sua vita che hanno fatto la storia del piccolo schermo. Seduto alla scrivania Arbore accetta di buon grado di condividere con il pubblico i numerosi aneddoti della sua lunga carriera. Lo show ha un titolo bizzarro, proprio perché non può che essere di formato striminzito, assai ridimensionato rispetto all’abituale, vista l’impossibilità di radunare insieme fisicamente molti cantanti, musicisti e comici per produrre un nuovo varietà. Vengono riproposti così non solo tanti spezzoni che hanno visto l’artista foggiano reinterpretare in chiave goliardica le canzoni e l’intrattenimento, ma anche celebri gag di attori divenuti beniamini del pubblico grazie alle loro interpretazioni cinematografiche. Il grande caos che regna davanti alle telecamere rende bene l’idea della genialità, versatilità e al tempo stesso della bizzarria di un conduttore come Arbore che pare sempre voler improvvisare qualcosa di speciale, grazie anche alla sua lunga esperienza caratterizzata dalla leggerezza che sempre ha contraddistinto le sue apparizioni televisive. Arbore non è si mai accontentato di quanto già visto, ma attraverso programmi innovativi, come L’altra domenica, Quelli della notte e Indietro tutta!, ha sbeffeggiato un certo modo fare di televisione sempre molto formale e ingessato. Ora può permettersi il lusso di guardare al passato compiaciuto e proprio da esso potrebbe trovare spunti inediti per nuovi programmi. Uno share finora sempre sotto il 5% relega la trasmissione all’intrattenimento di nicchia. Nonostante questo il programma sa regalare ancora emozioni e mostra un modo di fare televisione ottimamente curato che, nonostante l’indole molte volte goliardica, resta sempre entro il buongusto.
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