Quel gran parlare nei salotti del sabato

In diretta concorrenza con il ben più affermato Verissimo di Canale 5, Rai 1 propone Parliamone… sabato, costola de La vita in diretta che va sotto la categoria del people show, ovverosia l’intrattenimento con al centro soprattutto le storie della gente comune. Dopo la fine de Le amiche del sabato, la tv di Stato ritenta la strada del salotto pomeridiano. Mentre sulla rete ammiraglia di Mediaset Silvia Toffanin ospita in studio attori e attrici di secondo livello che fanno pubblicità ai loro programmi, qui Paola Perego privilegia la cronaca minore e trasforma una semplice storia di vita in caso umano capace di suscitare curiosità e interesse. La presentatrice, lasciata Domenica in e la conduzione con Salvo Sottile, resta sempre a lavorare nella fascia pomeridiana avvalendosi della collaborazione di Rosalia Porcaro, emergente artista della risata che impersona la signora Carmela, donna del popolo pettegola e amante del gossip. Le due ore di chiacchiere scorrono via tranquille, senza alcun sussulto, secondo uno schema collaudato. La Perego stessa invita i telespettatori a segnalare alla redazione del programma le loro vicende personali che poi racconteranno davanti alle telecamere. Alcune interviste paiono perciò la versione romantica e patinata de I fatti vostri, programma del mezzogiorno condotto da Giancarlo Magalli. Naturalmente i grandi temi sono sempre l’amore e le lacrime, una miscela sicuramente di successo che va a toccare non la mente ma il cuore di chi segue da casa. Gli indici di ascolto assicurano pieno successo alle storie dei vip e infatti Verissimo raccoglie il doppio dei telespettatori. A scapito del nome della trasmissione di Canale 5, i due appuntamenti d’intrattenimento non portano sul piccolo schermo la vita delle persone, famose o meno che siano, ma solo le chiacchiere superficiali, il gossip su queste vicende. Temi importanti come la violenza sulle donne o l’anoressia avrebbero bisogno di tutt’altro contesto per essere adeguatamente trattati. Comunque onore alla Perego che evita di far scivolare la discussione verso i lidi della morbosità o del pruriginoso, ma per il resto tanto parlare è solo una gran perdita di tempo. Analogamente a quanto capita nelle interminabili soap opera, anche in questo tipo di salotto le vicende paiono sempre nuove, clamorose, ma in realtà si è sempre al punto di partenza, ogni puntata è identica a un’altra. Le parole del sabato sono parole al vento.