Percorsi cristiani tra fede, cultura e carità

Le reti Mediaset da tanto tempo riservano nella programmazione della domenica mattina uno spazio per la spiritualità cristiana cattolica. I viaggi del cuore continuano questa tradizione iniziata 35 anni fa con Le frontiere dello Spirito al cui timone è stato quasi sempre il card. Gianfranco Ravasi. Poi è venuta la celebrazione della Santa Messa su Rete 4 che da qualche mese è stata trasferita su Canale 5 alle 10, prima di quella storicamente mandata in onda su Rai 1.
Alle 9, per 50 minuti don Davide Banzato (nella foto) conduce I viaggi del cuore, trasmissione giunta al quarto anno di programmazione. Partita il 13 settembre scorso, prevede 16 appuntamenti in cui il religioso accompagna i telespettatori a conoscere santuari popolari ma anche sconosciuti luoghi di devozione disseminati lungo il nostro Paese. Ma il suo non è un percorso da guida turistica tra le bellezze architettoniche o la descrizione storica di cosa accadde in quel determinato sito. Come dice il titolo, accanto alle informazioni di base, il presentatore vuole far cogliere ai telespettatori il cuore spirituale di quel luogo dedicato a Dio. Ecco allora che le interviste ai pellegrini, qualche breve testimonianza, l’accoglienza di chi gestisce quella chiesa rendono bene non solo il clima di fervore che si respira in quel tempio, ma diventano anche invito a incamminarsi di persona lungo i sentieri che facilitano la ricerca personale di Dio. I percorsi spirituali non portano però solo ai santuari. Questa rubrica domenicale vuole anche allargare lo sguardo verso altri tipi di viaggi di tipo culturale, attraverso la presentazione di qualche libro che alla luce della visione cristiana legge i fatti del tempo odierno, oppure i sentieri interiori alla scoperta di se stessi attraverso i consigli di vita di Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti alla quale appartiene anche don Banzato. Non poteva mancare anche un viaggio verso i fratelli più poveri, attraverso i racconti dei missionari salesiani vicini ai popoli bisognosi della solidarietà sia per favorire il loro sviluppo sia per debellare le malattie endemiche e la fame.
I vari segmenti che compongono il programma sono di breve durata, senza per questo risultare troppo veloci, riuscendo così a colpire nel segno, evitando le banalità. Si viaggia volentieri in compagnia di don Banzato, che in maniera rispettosa e convincente, senza condurre da uno studio televisivo, ma restando sempre a stretto contatto con la natura, fa da guida lungo i tanti luoghi in cui i cristiani italiani continuano a essere una presenza cordiale di fede e carità.