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Ma la Turchia non è quella della soap

I dirigenti di Canale 5, dopo aver pescato le soap di maggior successo come Il segreto e Una vita in Spagna, ora sono andati a fare compere dall’altra parte del Mediterraneo e hanno portato sugli schermi italiani Cherry Season – La stagione del cuore, prodotto di nazionalità turca.

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Ma la Turchia non è quella della soap

I dirigenti di Canale 5, dopo aver pescato le soap di maggior successo come Il segreto e Una vita in Spagna, ora sono andati a fare compere dall’altra parte del Mediterraneo e hanno portato sugli schermi italiani Cherry Season – La stagione del cuore, prodotto di nazionalità turca. Da una sponda all’altra del mare il denominatore comune è il grande tema dell’amore. Se a Ovest si privilegia l’ambientazione nel passato, ad Est, invece, la narrazione si muove in un contesto quanto mai moderno e avanzato. Il mondo della moda, la borghesia, i giovani rampanti, infatti, sono lo scenario sul quale si muovono i quattro protagonisti di un’intricata storia sentimentale che scorre senza mai arrivare alla sospirata conclusione lungo il filo degli equivoci e delle possibilità mancate. Il succo della vicenda sta tutto qua: una moderna Cenerentola innamorata persa dell’irraggiungibile principe azzurro, si accontenta di fare coppia con il suo migliore amico, che vicino a lei da donnaiolo diventa il più fedele degli innamorati.
La soap è una rivisitazione in chiave turca di Beautiful e Velvet che, mescolati insieme, danno vita a questa sbiadita fotocopia. Gli attori sono scelti non in base alle capacità artistiche ma per la loro avvenenza fisica. Spesso i dialoghi lasciano spazio a un sottofondo musicale dal chiaro sentore orientale, come pure il regista ricorre al flash-back o ad alcune suggestioni che il personaggio pensa di poter vivere ma che invece restano confinate nella categoria dei sogni. Gli interpreti hanno nomi dal sapore esotico, ma il loro modo di agire è del tutto simile al nostro.
Il programma sembra essere un formidabile veicolo per riuscire a dare un’idea quanto mai moderna e spigliata della nazione turca che, invece, sta attraversando un periodo difficile della propria storia. Eppure in tv appare il trionfo del sentimento e dell’amore. Ben venga se ciò significa una nuova stagione per questo Paese ai confini del nostro continente, ma, in realtà, si tratta solo di una soap che punta a dare un’immagine patinata e un po’ melensa di una società molto diversa della nostra. Se molteplici possono essere i mezzi usati per favorire l’integrazione tra popoli differenti, questo nuovo romanzo televisivo turco che fa il verso allo stile di vita del resto d’Europa è un pessimo veicolo.

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