Gli amori in cucina risultano indigesti

Visto che l’arte di preparare cibi per ogni occasione spopola su tutti i canali tv, ora anche Rai Tre con Young & hungry – Cuori in cucina porta una storia dalla comicità surreale tra i fornelli di un ricco signore statunitense. Protagonista di questa nuova serie è una cuoca imbranata appena assunta, bizzarra, ricca d’ideali e che ha avuto durante il periodo di prova una relazione amorosa con il suo datore di lavoro. A complicare la già singolare situazione vi è la fidanzata ufficiale, svampita e possessiva, con cui il magnate si prepara a convolare a giuste nozze. A fare da contorno alla malcapitata sono un maggiordomo tutto affettato e una governante dai modi bruschi e irriverenti che di volta in volta si schierano pro o contro la malcapitata reginetta dei fuochi, a seconda di come fa loro più comodo. La cucina è solo lo scenario in cui si muove un triangolo amoroso che continuamente crea un’esilarante quanto scontata commedia degli equivoci. La serie, come tutte quelle di questo genere che arrivano da oltreoceano, è girata tutta all’interno ed è corredata dalle fastidiose risate preregistrate in sottofondo che rendono pacchiana la narrazione. Le battute dei protagonisti sono quanto mai micidiali e immediate, capaci di colpire nel segno senza sconti e pietà per nessuno, e talora oltrepassano la soglia del cinismo, senza tralasciare di percorrere anche la strada della volgarità gratuita. La trasmissione ideata per un pubblico giovane, profuma però di antico per quanto riguarda il ritmo di recitazione e rimanda direttamente a tanti altri prodotti degli anni ‘80 che paiono quasi identici a quanto si vede ora sul piccolo schermo. La completa assenza di una molla, di un espediente letterario che mandi avanti la storia, la fa restare continuamente allo stesso punto che non smuove mai dalle solite cose. A restare troppo spesso in cucina si respira così aria viziata, infestata dall’acre odore di bruciatura perché per troppo tempo le stesse pentole rimangono sul fuoco per cucinare sempre l’identico pasto. La diretta concorrenza con i tg delle principali reti televisive lo pone come un prodotto di nicchia che raggiunge a malapena il 3% di share. In cucina più che badare agli affari di cuore è di sicuro meglio darsi da fare per cucinare i cibi migliori con maestri accorti e preparati che inventano sapori che mettono in moto le papille gustative piuttosto che restare a bocca asciutta per le troppe risate di convenienza. La pietanza di Rai Tre, per quanto condita di tanto affetto, non va proprio giù.