Per mangiare in modo sano e senza sprecare cibo

Sarebbe interessante sapere chi consumi e che cosa se ne faccia del tanto cibo che si cucina davanti alle telecamere di tutte le reti televisive dove i fornelli sono praticamente accesi a tutte le ore del giorno e della notte. La trasmissione Avanzi il prossimo, in onda il mercoledì su Tv2000, non può rispondere a questa curiosità, ma intende piuttosto dare consigli su come utilizzare tutto ciò che viene scartato durante la preparazione di un piatto o avanza al termine di un pasto. In questo ennesimo e al tempo stesso insolito appuntamento vi sono come d’abitudine due squadre pronte a contendersi la vittoria. In ogni puntata delle otto previste, accanto alla gara si fa soprattutto informazione riguardo allo spreco alimentare. Spetta ai presentatori Federico Quaranta (a destra nella foto), al timone di Linea Verde su Rai 1, e a Tinto (Nicola Prudente, a sinistra nella foto), apparso la scorsa estate in Camper, porgere alle due squadre delle scuole alberghiere di diverse parti d’Italia domande curiose legate al nostro modo di nutrirci. Quando dalla teoria si passa alla pratica entrano in scena i giudici Cesare Marretti e Anna Moroni, simpatica maestra di cucina che per tanti anni ha affiancato Antonella Clerici a mezzogiorno su Rai 1, per valutare quanto è stato preparato da questi cuochi ancora in formazione. A questo duetto, di puntata in puntata, si affianca un esperto del mondo dell’agricoltura o della nutrizione per esprimere il proprio parere su quanto cucinato. Il gioco appare, dunque, solo una scusa simpatica per sensibilizzare i telespettatori su una corretta alimentazione, impiegando al meglio i tanti cibi che possiamo acquistare per preparare pietanze appetitose frutto della tradizione o di nuova creazione. Molti interventi, proposti attraverso alcuni inserti filmati, offrono delle piccole perle di saggezza o racconti interessanti legati alla biodiversità. Lo studio che ospita questo appuntamento somiglia a un sito industriale di inizio del secolo scorso ormai dismesso ed è caratterizzato da una monocromia piuttosto triste, così come anche la scarsa illuminazione sembra togliere un po’ di quella gioia che invece una tavola imbandita dovrebbe offrire. Proporre oltre alla dimensione del cucinare anche quella del mangiare insieme donerebbe alla trasmissione più brio e leggerezza. Da recuperare, oltre agli avanzi, è, dunque, anche l’esperienza del pasto in compagnia che rende sempre gustosa anche una pietanza riciclata.