Faccia a faccia con la malavita nelle storie di Roberto Saviano

Roberto Saviano, famoso autore napoletano del libro Gomorra, dopo due anni di assenza dalla televisione è tornato su Rai 3 in prima serata con la seconda serie di Insider - Faccia a faccia con il crimine, indagine giornalistica in solitaria che indaga da vicino il fenomeno della malavita organizzata.
Nei quattro nuovi appuntamenti lo scrittore ascolta tante persone che pentite dei loro comportamenti sono pronte a raccontare la loro verità, finora tenuta sotto segreto, che permette a un uditorio più vasto di conoscere cosa motiva e come si comportano uomini e donne legate da un patto scellerato di complicità nel male. Sono storie ricche di dolore interiore per il male commesso e per la fatica ad affrancarsi da un passato che ha portato dietro di sé molti fatti di sangue. In modo particolare, davanti al piccolo schermo si resta attoniti di fronte a chi ha commesso 38 omicidi in una vera e propria guerra di mafia e che ora ha deciso di collaborare con la giustizia.
Personaggi dai nomi perlopiù sconosciuti che tuttavia non sono stati meno efferati nel commettere una lunga serie di crimini accomunati dal desiderio di prevalere sugli altri e di espandere i propri affari senza mai dimenticare che spesso la faida tra clan rivali costituisce l’anima perversa di tali azioni. Il conduttore con fare affabulatorio racconta queste storie maledette tutto solo, interrompendo i suoi monologhi e dando spazio agli interlocutori che aveva precedentemente intervistato.
Lo stile è della denuncia a tutto campo non solo verso le associazioni a delinquere ma verso chi avrebbe coperto questi misfatti con i propri silenzi, non mancando talora una possibile collusione tra le file dei servitori dello Stato.
Saviano resta una figura controversa nel sentire comune degli italiani e questo suo intervento non si esime da tale contesto. C’è chi lo considera un grande moralizzatore senza macchia e senza paura; chi lo ritiene un opportunista. Questi suoi interventi televisivi non sciolgono di certo il dubbio. Con questo nuovo appuntamento televisivo, accanto alle sue collaborazioni su parecchie testate giornalistiche anche internazionali, egli continua la battaglia della sua vita, dove talora si ritaglia il personaggio di eroe incompreso da chi vuole mettere a tacere la sua testimonianza scomoda.
Nel mettersi di fronte al crimine, egli riesce a portare con sé pressappoco il 5% degli italiani che preferiscono interrogarsi sui mali più oscuri del Paese piuttosto che scegliere l’intrattenimento leggero degli altri canali televisivi.