Quell’incontro tra papa Francesco e don Renzo Zocca
Fondazione L’Ancora Onlus
Papa Francesco on the road. Don Renzo Zocca, un incontro sulle strade della carità
2014, L’Acciarino Pubblicazini
pagg. 160 – 12 euro
Il primo testo dato alle stampe da L’Acciarino pubblicazioni: Papa Francesco on the road, che reca come sottotitolo Don Renzo Zocca, un incontro sulle strade della carità, vuole essere, come evidenzia il nome dello stesso editore, un’occasione per accedere fuochi, laddove prevalgono le tenebre, per riscaldare gli animi, laddove c’è il gelo, per raccontare storie esemplari ed esperienze di vita significative, capaci di far risplendere barlumi di luce, fede e speranza.
Le pagine del libro, come scrive nella prefazione Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ripercorrono momenti fondamentali della vita di papa Francesco “attraverso aneddoti e immagini emblematiche del suo percorso umano e spirituale, segnando i nodi e le tappe della costruzione di una immagine semplice e forte di Chiesa, per realizzare la quale bisogna stare on the road, sulla strada, tra la gente”.
Alla storia di papa Bergoglio, ai “gesti e segni di questo Papa – continua Riccardi – che ama le periferie e sta indicando una Chiesa «povera e per i poveri»”, si affianca, in un contesto diverso, il cammino di un prete della nostra terra, don Renzo Zocca, e della fondazione L’Ancora, nata nel 1997, dietro suggerimento dell’allora vescovo di Verona, Attilio Nicora.
Due percorsi differenti e distinti, partiti da lontano, che si sono incontrati però sulla strada della carità, complice una quattro ruote, quella Renault 4 bianca donata dal sacerdote al Papa il 7 settembre 2013, che ora è esposta con la targa SCV1 nel Padiglione delle carrozze dei Musei Vaticani accanto alle altre storiche papamobili: un’automobile cara al pontefice, perché gli ricorda la fedele Renoleta che, sulle carreteras di Buenos Aires, non lo lasciò mai in panne.
Il libro racconta così due storie, accomunate dalla medesima attenzione alle periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo, e lo fa non solo con le parole, ma anche con le belle vignette del noto pittore e caricaturista Bruno Prosdocimi, già illustratore delle mitiche figurine Panini per gli album dei calciatori e dei cantanti. Lungi dal fornire una nuova interpretazione di questo straordinario pontificato, per la quale si rimanda a letture d’altro tipo, in modo semplice ma non banale, Papa Francesco on the road si rivolge alle famiglie, ai giovani, ai bambini e gli anziani per trasmettere, con l’immediatezza del linguaggio evangelico, il messaggio incarnato dal Poverello di Assisi, riproposto dall’attuale pastore della Chiesa.
Ne emergono alcune parole chiave che, da subito, hanno contraddistinto lo stile di papa Francesco e ne hanno caratterizzato il magistero a partire dal primo viaggio nella periferia delle periferie, Lampedusa: preghiera, povertà, accoglienza, misericordia, gratuità, dialogo, ascolto, pace.
Dall’Argentina, «quasi dalla fine del mondo», come disse papa Bergoglio salutando con il famoso “Buonasera” i fedeli riuniti in piazza san Pietro il 13 marzo 2013, il discorso si porta alla periferia di Verona, al Saval, dove don Renzo nel 1980 fu chiamato a gettare le fondamenta di una parrocchia, Santa Maria Maddalena, sorta in un quartiere dove all’inizio non c’era assolutamente nulla, se non una scuola elementare, sotto il cui portico celebrare, temporaneamente, l’Eucaristia.
Anche da qui è partito un lungo cammino, che ha ispirato tante iniziative e ha dato vita all’Oasi Gina ed Enrico, una casa d’accoglienza per anziani a Settimo di Pescantina, fino all’ultima proposta benedetta dallo stesso Papa: il progetto PrimoLavoro, attuato grazie ai contributi ricevuti del 5xmille e a donazioni di privati, che offre l’opportunità di un primo impiego nel sociale. Un progetto pilota, che impegna al momento sei giovani e sta dando i suoi frutti nelle scuole di ogni ordine e grado di Verona e provincia.