Il breviario laico di Idalgo Carrara
Idalgo Carrara
Breviario laico in Facebook
QuiEdit
pagg. 369 – 25 euro
“Mi piace pensare questo libro come una sorta di manuale, a cui attingere con regolarità per un salto di qualità quotidiano verso orizzonti alti, per una pausa di riflessione capace di restituirci, per immagini, attraverso spezzoni culturali, il senso e, perché no?, la bussola del nostro pellegrinare”: con queste parole, il veronese Idalgo Carrara, plurilaureato, counselor clinico a orientamento psicoanalitico, autore di numerosi libri, presenta la sua ultima fatica, un volume originale e ponderoso in cui ha raccolto riflessioni personali e brani di autori celebri, dando origine proprio a una sorta di breviario, grazie al quale, ogni giorno, il lettore potrà abbeverarsi alle fonti della fede cristiana, del sapere e dell’intelligenza.
Si tratta di un breviario laico perché fruibile da chiunque, indipendentemente dal credo religioso professato, il cui autore, tuttavia, non teme di rammentare quale sia il santo che viene festeggiato quotidianamente, convinto che la tradizione sia un tesoro prezioso da non dilapidare.
Lo sguardo di Carrara si muove a 360 gradi e va a toccare tutte le dimensioni dell’esperienza umana, sino a comporre un affascinante mosaico, dove ciascuna tessera costituisce un piccola dose di sapienza. A questo proposito, nella prefazione, Carlo Bortolozzo, presidente del Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto, afferma che il fil rouge che tiene uniti i diversi contributi è la conoscenza: “Che la psicoanalisi – egli scrive – si ponga come fenomeno conoscitivo sembra persino ovvio, ma a volte niente è più sconosciuto dell’ovvio. Che lo sia la poesia lo è già meno, ma non lo è nella prospettiva assunta da sempre da Carrara e qui emblematizzata in Leopardi e nel «suo pensiero poetante», per usare la nota formula di Antonio Prete. E pensiero vuol dire, per Carrara e Leopardi, soprattutto suprema ed inesauribile domanda e fin preghiera al Mistero: domanda e preghiera quotidiana, anche nell’era di Facebook”.
Psicoanalisi, filosofia e senso religioso si intrecciano, come ha insegnato mons. Luigi Giussani, verso il quale Carrara manifesta ammirazione e gratitudine e che diventa uno dei suoi compagni di viaggio preferiti insieme a Sigmund Freud, Jacques Lacan, Pier Paolo Pasolini e, naturalmente, Giacomo Leopardi.
Non è certamente un compito agevole scegliere tra oltre mille brani, ma non si può fare a meno di citare almeno qualcuno dei testi scritti dall’autore stesso. Sotto il titolo Poesia Carrara annota: “Rimane perché è un appello alla libertà. Può far pensare sempre, ma non lascia mai spazio alla razionale cogenza propria di un’argomentazione di questo tipo. Ma è la poesia che indica la direzione, la strada, il senso di una vita: persino di una vita supposta oltre la morte che insidia inesorabilmente l’uomo. Essa è uno strumento gratuito e insostituibile nella lotta eterna contro le illusioni e gli idoli che tutti gli uomini hanno interesse a rinnovare ogni giorno, e giorno dopo giorno”. Ecco un’altra pillola di saggezza dedicata a una questione molto attuale: il fitness: “Un corpo costantemente a dieta, disciplinato, ligio alle prescrizioni del fitness, è in realtà un corpo stressato, attraversato da un corpo mortifero… La psicoanalisi sa che quando la cura di sé si irrigidisce, diventa inflessibile, razzista, punta a cancellare lo straniero (l’elemento pulsionale ingovernabile), diventa una manifestazione dell’odio contro se stessi, una spinta cioè non verso il proprio bene ma verso la propria distruzione vitale”.
Una sintesi davvero felice dell’intero corposo libro di Carrara ci viene offerta dalla copertina, ove troviamo l’immagine della sonda spaziale “Rosetta” posata sulla cometa 6YP e i ritratti di Freud, Leopardi e don Giussani, a indicare la sintesi sapienziale che l’autore ha inteso proporre al lettore.