Nei giorni scorsi è circolata una notizia che, in un primo momento, ho pensato si trattasse di una bufala, salvo poi verificare che si trattava, in realtà, di notizia assolutamente vera...
L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani
Ah, semo a posto, avrebbe detto mio padre, contadino, asciutto di parole ma attento osservatore. Il fatto è che nessuno, dotato di medio interesse per ciò che accade nel mondo, può restare indifferente davanti a quello che accadrà negli Usa, a fine anno.
Se c’è una cosa che mi inquieta, quella è la passione con cui, sulla proposta di portare nelle città il limite dei 30 all’ora, stanno nascendo i guelfi e i ghibellini...
Ai miei tempi e ai miei luoghi (la Lessinia dove sono nato) non si giocava a pallone. Primo, perché di palloni non ce n’erano, ma soprattutto il problema vero era che, a fare un lancio fuori misura, poteva succedere di doverlo andare a riprendere a fondo valle. Figurarsi il tennis. Roba da siori...
Penso che, prima o dopo, Elly Schlein andrà a sbattere. Più prima che dopo. E vorrei pregare i lettori di non volermi incasellare politicamente...
Chissà se i fratelli Grimm, mentre scrivevano la favola di Biancaneve, avranno mai pensato al turbamento che avrebbero procurato alle anime belle del 21° secolo...
Nell’omelia per la festa dell’Epifania, asciutta e puntuale, come piace alla gente che non ama i brodi lunghi, il Vescovo di Verona, parlando dei Magi, ha ricordato l’importanza dell’ironia, per uscire dalle situazioni difficili senza sbucciarsi le ginocchia...
C’è una sorta di rassegnato e inconsapevole fatalismo dietro gli auguri che ci scambiamo ad ogni inizio di anno nuovo. È vero che augurarsi ogni bene possibile è sempre espressione di un animo buono, che esprime senso di protezione e affetto nei confronti degli altri; ma è altrettanto vero che il contenuto di questi auguri, spesso, riteniamo che non dipenda da noi.
Mancano pochi giorni al Natale. Sono a Roma, alla stazione Tiburtina. Fuori, il cielo ha le ossa ferite dall’umidità, mentre il buio chiude la vista all’oltre, come se lì finisse il mondo. Nessuna stella, tantomeno cometa...
Puntuale come un treno giapponese, la vigilia della prima domenica di Avvento, in casa mia il presepio era già allestito, perché il presepio rimane l’unica emozione vera nella rutilante anima commerciale di questi giorni...