Condiscepoli di Agostino
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La giusta relazione tra Dio Padre e Dio Figlio

Non so quale accoglienza troverebbe oggi Agostino. Oggi siamo più istruiti, ma forse meno interessati ai contenuti teologici che stanno a fondamento della nostra fede cristiana...

La giusta relazione tra Dio Padre e Dio Figlio

Non so quale accoglienza troverebbe oggi Agostino. Oggi siamo più istruiti, ma forse meno interessati ai contenuti teologici che stanno a fondamento della nostra fede cristiana. Ne consegue un monito che ci fa arrossire, come documentato dal Trattato 19. Improntato sul tema: “Onorare il Figlio come si onora il Padre”. Agostino pone una domanda, per tenere desta l’attenzione: “Che cosa significa onorare il Padre se non che ha un Figlio? Padre, infatti, non può essere detto se non ha un Figlio, come nemmeno Figlio se non ha un Padre”. Di conseguenza, precisa Agostino: “Togli onore al Padre quando ne dai meno al Figlio”. Agostino esemplifica il reciproco rapporto tra Padre e Figlio in riferimento alla vita: “Il Padre rimane vita; anche il Figlio rimane vita. Il Padre, tuttavia, è vita in se stesso e da se stesso. Anche il Figlio rimane vita in se stesso, ma non da se stesso, bensì dal Padre”. E prosegue: “Il Padre non ha generato il Figlio minore, in modo che, crescendo, diventasse uguale. È coeterno al Padre, prima di tutti i tempi. Mai, infatti, il Padre è senza Figlio; eterno è il Padre. Perciò coeterno è anche il Figlio”. Non c’è dubbio che si tratta di teologia pura. Ogni cristiano, soprattutto nel nostro tempo, dovrebbe esserne intriso, agli effetti di una fede autentica, pensata. E poiché il testo di Giovanni sull’onore del Padre e del Figlio è seguito dall’evocazione della risurrezione, che ha come autori tanto il Padre quanto il Figlio, Agostino indugia sulla realtà della risurrezione della carne. Altro tema che fa parte intrinseca del Credo cristiano. Osserva: “I corpi li risuscita Dio (Padre), per mezzo dello steso Cristo, Figlio dell’uomo. Infatti, il Figlio dell’uomo è la stessa persona del Figlio di Dio. Essendo unito, nell’unità della Persona, il Figlio dell’uomo al Figlio di Dio, si ha una sola Persona, e per di più Figlio di Dio che è anche Figlio dell’uomo”. Agostino avverte che il pubblico è attento, ma un po’ sconcertato. Perciò li richiama: “Vi prego, cercate di capire. Voi con fatica state fermi e ascoltate. Noi con maggior fatica stiamo in piedi e parliamo. Se ci affatichiamo per voi, non dovete anche voi collaborare per averne un beneficio spirituale?”. Infine, Agostino, avendo sull’orizzonte della risurrezione anche il giudizio universale, esorta i fedeli ad essere grano buono, a condurre cioè una vita da cristiani in vista di quel giudizio. Agostino si sente un po’ stanco. Come gli è capitato frequentemente, tronca il discorso dando appuntamento al giorno seguente.

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