Cinema
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Due fratelli e una magia riuscita solo a metà

Onward – Oltre la magia
(Usa, 2020)
Regia: Dan Scalon
Animazione
Durata: 114’

Parole chiave: Onward (1), Oltre la magia (1), Cinema (103)
Due fratelli e una magia riuscita solo a metà

Il nuovo titolo della Pixar avrebbe dovuto uscire in sala a marzo, ma causa Covid-19 è risultato essere uno dei primissimi titoli che hanno contribuito a riaprire i cinema a metà estate.
Appare all’inizio come un film che racconta del rapporto tra un padre e un figlio. Risulterà essere invece, in modo anche più interessante, una bella storia che descrive come stiano fra loro un fratello maggiore e uno minore.
Barley (il maggiore) e Ian (il minore) Lightfoot vivono con la madre Laurel. Il padre Widen è morto qualche anno prima e, al compimento del sedicesimo anno di Ian, la madre consegna un regalo del padre previsto proprio per quel giorno. È un bastone magico, che potrebbe riportare fra loro Widen per ventiquattr’ore. L’incantesimo non riesce del tutto e i due fratelli riescono a far comparire solo le gambe del padre. Ha così inizio la ricerca e l’avventura per far in modo che possa riapparire anche la metà mancante.
Nel cinema americano degli ultimi decenni le figure paterne sono sempre molto controverse. O non ci sono o, se ci sono, hanno gravi problemi di relazione, usano la droga, sono alcolizzati o tossicodipendenti e così via. Qui c’è un padre inesistente (perché purtroppo venuto a mancare), che diventa un padre dimezzato. Italo Calvino ne avrebbe fatto una nuova versione dei suoi straordinari romanzi cavallereschi.
Qui, in modo più adeguato, ci si concentra sul rapporto fra i due fratelli. È singolare la scelta delle voci in originale: lo spavaldo e ottimista Barley ha la voce di Chris Pratt (in italiano è Andrea Mete), l’insicuro e introverso Ian quella di Tom Holland (da noi Alex Polidori). Pratt e Holland sono due interpreti di personaggi dell’universo Marvel: Peter Quill de I guardiani della galassia il primo; Spiderman il secondo. Entrambi i personaggi hanno o un padre che non c’è (l’Uomo Ragno) o un padre extraterrestre che si è dileguato dopo la nascita del figlio (I guardiani della galassia II).
Onward non è fra le migliori produzioni Pixar. È un po’ troppo lungo. Le cadute di ritmo sono parecchie. Manca di fatto, tranne che in un finale un po’ scontato, una figura di cattivo che renda interessante la vicenda.
Tuttavia il rapporto tra i due fratelli si sviluppa e si evolve, e questo è l’aspetto più interessante del film, che può aiutare a riflettere anche molti adulti.

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